Roma, 15 settembre 2025 – Roger Waters, fondatore e storico bassista dei Pink Floyd, ha espresso il suo sostegno alla Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria che si dirige verso Gaza con l’intento di portare aiuti essenziali, tra cui latte per neonati, cibo e medicine. In un’intervista esclusiva, Waters ha sottolineato l’importanza della “bussola morale” che guida questa iniziativa e ha condiviso alcune riflessioni sulla complessa situazione politica e umanitaria in Medio Oriente.
Roger Waters: una voce contro il conflitto e il genocidio

Waters ha dichiarato: “Il grande vantaggio che voi della flotilla avete rispetto all’IDF e all’intero Israele è che avete una bussola morale – la state seguendo e vi sta guidando nella giusta direzione, per fare qualcosa di buono. Siete un esempio per tutti noi, seguendo quella bussola morale attraverso il Mar Mediterraneo fino a raggiungere le coste di Gaza”. L’artista britannico ha espresso la sua ammirazione per il coraggio e la determinazione dei partecipanti alla missione, sottolineando che “miliardi di persone in tutto il mondo” condividono questa visione e sostengono l’iniziativa.
Tuttavia, Waters ha espresso un cauto realismo rispetto alle probabilità di successo della missione: “È molto improbabile che una qualsiasi delle imbarcazioni riesca a consegnare latte per neonati, cibo e medicine a Gaza, perché gli israeliani probabilmente le intercetteranno tutte in acque internazionali. Potrebbero o non potrebbero uccidere qualcuno, probabilmente arresteranno tutti”.
Un attivista impegnato da sempre
George Roger Waters, nato a Great Bookham nel 1943, è non solo un leggendario musicista e compositore, ma anche un attivista politico da decenni impegnato a favore dei diritti dei palestinesi. Co-fondatore dei Pink Floyd, ha segnato la storia della musica con album iconici come The Dark Side of the Moon e The Wall, spesso intrisi di tematiche sociali e politiche.
Nell’intervista, Waters ha ripercorso il contesto storico e culturale del conflitto israelo-palestinese, paragonando la situazione attuale a un modello di colonialismo e genocidio: “Il modello che gli israeliani stanno usando per commettere un genocidio contro il popolo palestinese è un modello che gli europei hanno inventato quando hanno scoperto come costruire grandi imbarcazioni di legno e hanno navigato in tutto il mondo alla ricerca di pezzi di terra da rubare e di indigeni da uccidere e saccheggiare”.
Waters ha inoltre evidenziato l’importanza della mobilitazione popolare globale: “Quella che potrebbe essere una novità, e questa flotilla ne è la dimostrazione, è che la gente comune in tutto il mondo, il sud del mondo, sta iniziando a sviluppare una voce”, auspicando un aumento della consapevolezza e dell’impegno civile contro le ingiustizie.
L’artista britannico ha concluso con un appello alla solidarietà e alla resistenza morale: “Per quanto tragico sia dover vivere questi tempi e convivere con così tanto dolore e agonia, potrebbe essere l’opportunità che la gente comune di tutto il mondo aspettava per prendere posizione contro queste manifestazioni di avidità fasciste, naziste, imperialiste, disumane, degradanti e disgustose”.
Con una carriera musicale che abbraccia oltre sei decenni e una costante attenzione alle questioni sociali, Roger Waters rimane una voce di rilievo nel panorama culturale mondiale, capace di unire arte e impegno civile in modo incisivo e appassionato.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Roger Waters alla Global Sumud Flotilla: "Seguiamo insieme la stessa bussola morale"






