Roma, 18 settembre 2025 – Roger Waters, celebre musicista britannico e cofondatore dei Pink Floyd, torna a suscitare accese polemiche con un duro attacco rivolto ai soldati delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) presenti in Italia. In un’intervista esclusiva rilasciata all’agenzia Alanews, Waters ha espresso un giudizio severo su quanto definisce il sostegno di vari governi europei, incluso quello italiano, alle azioni militari di Israele, denunciando una presunta complicità in quello che ha definito un “genocidio”.
Le dure critiche di Roger Waters ai soldati IDF in Italia

Waters ha commentato con toni fortemente critici la presenza di soldati IDF in Italia per motivi di vacanza, definendoli “poveri cuccioli” che invece di riposare dovrebbero trovarsi in un kibbutz per imparare a convivere e collaborare, ma soprattutto per comprendere “di chi è quella terra”. Ha aggiunto che questi soldati dovrebbero essere sottoposti ad azioni legali per aver “ucciso e rubato la terra per generazioni”. Per il musicista, i soldati dell’IDF non dovrebbero essere accolti in paesi come l’Italia per rilassarsi prima di tornare a “massacrare” persone, riferendosi ai palestinesi.
Waters ha quindi esteso la sua critica ai governi occidentali, accusandoli di essere compiacenti e attivamente sostenitori del genocidio, fatta eccezione per il governo spagnolo che, a suo dire, mostra resistenza. “Il mio paese sostiene il genocidio, ma non il popolo”, ha detto, sottolineando come, secondo la sua visione, le masse popolari non approvino queste azioni, contrariamente ai governi.
Il prezzo dell’attivismo politico e la censura subita
Il musicista ha inoltre denunciato le ripercussioni subite a causa del suo attivismo in favore del popolo palestinese. Ha raccontato di aver perso la possibilità di realizzare il suo spettacolo “The Wall” alla Sphere di Las Vegas, cancellato a causa delle pressioni della lobby israeliana. Waters ha descritto l’influenza di questa lobby come “incredibilmente vasta” e ha affermato che “a volte si paga un prezzo per l’empatia”, ma che il sentimento di giustizia e verità rimane per lui una motivazione fondamentale.
Roger Waters, nato nel 1943 nel Regno Unito, è noto non solo per la sua carriera musicale con i Pink Floyd, ma anche per il suo impegno politico e sociale, spesso controverso. Le sue dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale complesso, dove le questioni legate alle Forze di Difesa Israeliane e al conflitto israelo-palestinese continuano a generare forti dibattiti a livello globale e anche all’interno dell’opinione pubblica italiana.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF), nate nel 1948, rappresentano l’organizzazione militare ufficiale dello Stato di Israele, con un organico attivo di circa 176.500 unità e un sistema di riserva che può mobilitare fino a 445.000 soldati. L’IDF è composta da esercito, marina e aviazione e dispone di armamenti e tecnologie avanzate, tra cui missili, carri armati e sistemi di difesa antimissile.
Il confronto acceso tra le posizioni di Roger Waters e le realtà istituzionali coinvolte nel conflitto rimane dunque aperto e caratterizzato da forti tensioni.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Soldati IDF in Italia, Roger Waters: "Governo sostiene il genocidio, il popolo no"






