(ANSA) – TEXAS, 18 DICEMBRE 2025 – Un sogno che ancora deve attendere, ma che porta con sé una svolta storica. Michaela Benthaus, giovane ingegnera tedesca dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e prima persona in sedia a rotelle destinata a volare nello spazio, ha visto rinviato il suo volo suborbitale a bordo del razzo New Shepard della compagnia Blue Origin. Il lancio, previsto per oggi dalla base texana, è stato fermato a pochi secondi dal decollo a causa di un problema tecnico non specificato.
Il rinvio del volo suborbitale di Michaela Benthaus
La giornata sembrava promettere bene con un sole splendente sul deserto del Texas e Michaela Benthaus, salita sulla piattaforma con la sua sedia a rotelle, pronta a vivere un momento storico insieme a cinque compagni di viaggio, tra cui l’investitore Joey Hyde e l’ingegnere aerospaziale Hans Koenigsmann. Il decollo, previsto alle 10 ora locale (le 17 in Italia), è stato prima sospeso per condizioni meteorologiche avverse e poi definitivamente annullato quando mancavano meno di sessanta secondi al lancio per un problema tecnico.
Il volo suborbitale avrebbe dovuto durare circa dieci minuti, con la capsula che avrebbe superato la linea di Kármán, il confine riconosciuto tra atmosfera e spazio a 100 chilometri di altitudine, consentendo ai passeggeri di sperimentare la microgravità. Blue Origin ha comunicato di valutare al più presto una nuova data per l’operazione.
Una carriera e una missione di resilienza e inclusione
Michaela Benthaus, 33 anni, ha subito un grave incidente in mountain bike nel 2018 che le ha causato una lesione al midollo spinale, costringendola a utilizzare la sedia a rotelle. Nonostante questo, ha portato avanti la sua passione per lo spazio e le scienze aerospaziali, diventando un simbolo di resilienza e un punto di riferimento per la inclusione dei disabili nei settori STEM e nell’esplorazione spaziale.
Attualmente impegnata in progetti di radio-occultazione marziana presso l’ESA, Michaela ha già partecipato a voli parabolici e missioni analogiche per simulare l’assenza di gravità, preparando con determinazione la sua prima esperienza spaziale. Nel suo annuncio su Linkedin ha sottolineato: «Potrei essere la prima astronauta in sedia a rotelle, ma non intendo essere l’ultima», auspicando un futuro dove lo spazio sarà accessibile a tutti senza barriere.
Fondata da Jeff Bezos, Blue Origin continua a sviluppare il sistema di volo suborbitale New Shepard, progettato per fornire un’esperienza di turismo spaziale sicura e riutilizzabile, con particolare attenzione a innovazioni tecnologiche e all’accessibilità dei passeggeri.
Questa missione rappresenta un passo importante non solo per Michaela Benthaus, ma per l’intero settore spaziale, che si apre sempre più a una partecipazione inclusiva e diversificata.






