La compagnia aerea low cost Ryanair attacca duramente la presidente della Commissione europea von der Leyen sul controllo aereo
La compagnia aerea low cost Ryanair ha lanciato un duro attacco nei confronti della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a seguito della sua sopravvivenza al voto di sfiducia al Parlamento europeo. In una nota ufficiale, la compagnia irlandese ha definito la von der Leyen con il soprannome “Derlayed-Again”, evidenziando i ritardi e i continui rinvii nella gestione della riforma del mercato unico del trasporto aereo in Europa.
Ryanair e l’appello urgente alla riforma del controllo aereo
Il vettore aereo diretto da Michael O’Leary ha sottolineato che la presidente della Commissione europea si trova ora di fronte alla sua “ultima occasione” per intervenire con urgenza sulla riforma del controllo del traffico aereo europeo. La compagnia ha denunciato in particolare i recenti scioperi “ricreativi” dei controllori del traffico aereo francesi, avvenuti il 3 e 4 luglio, che hanno causato la cancellazione di 1500 voli e hanno colpito più di 270.000 passeggeri.
Ryanair ha evidenziato come basterebbero due riforme chiave – la garanzia di personale di controllo per le partenze mattutine e la protezione dei sorvoli durante gli scioperi nazionali – per eliminare il 90% dei ritardi. La compagnia accusa Bruxelles di immobilismo e chiede alla Commissione europea di assicurare la continuità dei voli anche durante le agitazioni locali, con particolare attenzione allo spazio aereo francese, nodo cruciale per i voli intra-UE.
Le pressioni su Ursula von der Leyen
La nota di Ryanair si conclude con un messaggio perentorio: “Ursula Delayed-Again deve intervenire ora oppure dimettersi e lasciare il posto a qualcuno in grado di svolgere il lavoro”. Questa accusa riflette la crescente frustrazione del settore del trasporto aereo verso l’attuale gestione delle riforme da parte della Commissione europea.
La presidente della Commissione, in carica dal dicembre 2019, è stata recentemente riconfermata per un secondo mandato, ma le critiche in ambito europeo si concentrano sempre più sulla sua capacità di affrontare efficacemente le sfide del mercato unico e, in questo caso, del controllo del traffico aereo, che continua a subire disagi e ritardi con forti ripercussioni su passeggeri e compagnie.






