Fiumicino, 5 ottobre 2025 – È tornata in Italia una delegazione di 26 cittadini italiani, membri della Global Sumud Flotilla, rilasciati da Israele dopo essere stati trattenuti per oltre due settimane. La flottiglia, che aveva l’obiettivo di portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e rompere il blocco navale israeliano, era partita dalla Sicilia con una comitiva composta da giornalisti, attivisti e cittadini comuni di diverse nazionalità.
Il viaggio e la detenzione

Partita da Catania, la spedizione aveva attraversato il Mediterraneo orientale per raggiungere Gaza, ma è stata intercettata dalle forze dell’esercito israeliano in acque internazionali a largo della Striscia. I membri della flottiglia sono stati quindi arrestati e trattenuti in strutture detentive israeliane, dove hanno denunciato di aver subito vessazioni e torture. Tra le testimonianze raccolte, emergono condizioni di detenzione gravose e umiliazioni continue. Il giornalista Saverio Tommasi di Fanpage ha descritto l’esperienza come una vera e propria tortura, raccontando la privazione di medicinali e il trattamento disumano subito durante la detenzione.
Diverse fonti, raccolte in Turchia, hanno inoltre riferito di violenze, in particolare ai danni dell’attivista svedese Greta Thunberg, che sarebbe stata insultata, trascinata per i capelli e costretta a baciare la bandiera israeliana davanti agli altri detenuti. Le condizioni di detenzione hanno suscitato una forte indignazione internazionale e hanno alimentato la mobilitazione per il rilascio degli attivisti.
Il ritorno e l’accoglienza in Italia
Questa mattina è stata confermata la notizia del rilascio da parte delle autorità israeliane e il successivo rimpatrio degli italiani, che hanno fatto scalo a Istanbul prima di raggiungere il territorio nazionale. Delle 26 persone rilasciate, 18 sono atterrate all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 23:15, mentre gli altri 8 sono giunti a Milano Malpensa.
All’aeroporto Leonardo da Vinci si è tenuta una grande accoglienza con canti, striscioni e cori di solidarietà, organizzata da militanti dei sindacati USB e del movimento Potere al Popolo. Il clima è stato di forte commozione, con abbracci e lacrime. Cesare Tofani, uno dei membri della flottiglia, ha dichiarato: “E’ indescrivibile, non credevo una cosa del genere. Questa mattina ero ancora in una cella israeliana. Ora è fondamentale far sapere al mondo che quello che fa Israele è illegale.” Fabrizio De Luca ha aggiunto: “Noi siamo solo la miccia, ora sta a voi smuovere i governi.”
La serata si è conclusa con il canto di Bella Ciao, simbolo di resistenza e solidarietà.
La Global Sumud Flotilla rappresenta un’iniziativa umanitaria internazionale composta da oltre 50 imbarcazioni e partecipanti provenienti da 44 paesi, nata nel 2025 per tentare di rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza. L’azione si inserisce in un contesto di grave crisi umanitaria, con una popolazione palestinese che soffre una carestia riconosciuta ufficialmente e una situazione di emergenza alimentare e sanitaria aggravata dai continui conflitti nella regione.
Israele, Stato del Medio Oriente con capitale Gerusalemme, mantiene un blocco navale sulla Striscia di Gaza dal 2008, motivando tale misura con ragioni di sicurezza, ma che ha avuto pesanti ripercussioni umanitarie. La comunità internazionale resta divisa sulle modalità di gestione del conflitto e sulle azioni da intraprendere per garantire aiuti e diritti alla popolazione civile palestinese.
Fonte: Davide Di Carlo - Flotilla, festa grande a Fiumicino per il ritorno degli italiani: "Quanto subito si chiama tortura"






