Il governo laburista britannico, guidato da Keir Starmer, ha approvato il progetto per la centrale nucleare di Sizewell C nel Suffolk, con un investimento previsto di 14,2 miliardi di sterline. L’ente si prefigge di fornire elettricità a sei milioni di case, ma riceve critiche da ecologisti e gruppi di pressione
Il recente via libera alla costruzione della centrale nucleare Sizewell C da parte del governo laburista britannico, sotto la guida del primo ministro Keir Starmer, segna un’importante svolta nella strategia energetica del Regno Unito. Questo progetto, con un investimento di 14,2 miliardi di sterline (circa 17 miliardi di euro), si inserisce in un piano più ampio per garantire una transizione energetica sostenibile e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili.
L’importanza del nucleare di ultima generazione
Il ministro della Sicurezza Energetica e del Net Zero, Ed Miliband, ha evidenziato come il nucleare di ultima generazione sia cruciale per affrontare le sfide energetiche future. In un’intervista alla BBC, Miliband ha affermato: “Abbiamo bisogno di un’era di abbondanza di energia pulita“. Una volta operativa, la nuova centrale nucleare dovrebbe fornire elettricità a circa sei milioni di abitazioni nel Regno Unito, contribuendo in modo significativo agli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio.
Controversie e preoccupazioni sulla centrale nucleare
Nonostante le promesse, il progetto non è privo di controversie. Diverse organizzazioni ecologiste e membri dell’opposizione conservatrice hanno espresso preoccupazioni riguardo alla mancanza di trasparenza sui costi e sui tempi di realizzazione, oltre all’impatto ambientale a lungo termine delle scorie nucleari. Le trattative con gli investitori privati, fondamentali per finanziare parte dell’iniziativa, sono ancora in fase preliminare, sollevando interrogativi sulla sostenibilità economica del progetto.
Sviluppo di un’industria nucleare nazionale
In parallelo, il governo britannico ha annunciato l’intenzione di sviluppare un’industria nucleare nazionale, selezionando Rolls-Royce come partner per la produzione di mini-reattori nucleari. Questa scelta, che esclude aziende francesi e altre alleanze internazionali, mira a rafforzare l’autonomia energetica del Regno Unito e a stimolare l’innovazione nel settore.