Il governo somalo ha avviato oggi le prime registrazioni per il voto dopo 56 anni. Il presidente Hassan Sheikh Mohamud ha deciso di anticipare il processo, nonostante dissidi tra Stati confederati. Le elezioni locali a Mogadiscio sono previste per il 30 giugno. Elezioni parlamentari a settembre
Il governo federale somalo ha avviato oggi, 15 aprile 2025, le prime registrazioni per il voto dopo un intervallo di ben 56 anni. Questa storica iniziativa, annunciata dal presidente Hassan Sheikh Mohamud, rappresenta un passo cruciale verso il ritorno alla democrazia nel Paese, segnando un’importante evoluzione verso un sistema di governo più inclusivo e rappresentativo. Nonostante le opinioni contrastanti espresse da diversi Stati confederati, il presidente ha deciso di anticipare la data del processo di registrazione.
L’obiettivo delle registrazioni
L’obiettivo principale del governo è permettere ai cittadini di Mogadiscio di eleggere i propri leader locali entro il 30 giugno, un evento che non accadeva da decenni. Le elezioni parlamentari sono programmate per settembre, ma la strada verso una vera democrazia è ancora in salita. Infatti, il sistema di voto diretto in Somalia è stato abolito nel 1969 dal regime dittatoriale di Siad Barre, e da allora, il panorama politico del Paese si è strutturato attorno a dinamiche claniche piuttosto che a un sistema elettorale formale.
Reazioni e preoccupazioni
La decisione di avviare le registrazioni è stata accolta con entusiasmo da molti cittadini, che vedono in questo passo un’opportunità per riconquistare la propria voce politica dopo anni di conflitti e instabilità. Tuttavia, permangono preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla logistica del processo elettorale, soprattutto in un contesto dove le tensioni tra vari gruppi armati e clan continuano a influenzare la vita quotidiana.
La questione della rappresentanza
Inoltre, la questione della rappresentanza rimane centrale. Molti somali si chiedono se il nuovo sistema di voto sarà in grado di superare le divisioni esistenti e garantire una rappresentanza equa per tutti i gruppi etnici e clanici. Gli osservatori internazionali stanno seguendo con attenzione gli sviluppi, evidenziando l’importanza di garantire che il processo elettorale sia trasparente e inclusivo.
Questo nuovo capitolo della storia somala rappresenta non solo una sfida, ma anche una speranza per un futuro politico più stabile e democratico. Con l’auspicio che le elezioni possano avvenire senza intoppi, il mondo guarda alla Somalia con interesse, pronto a sostenere un percorso di riforma e rinascita.