Roma, 30 luglio 2025 – La presidente del Consiglio Nazionale della Rivoluzione Iraniana (CNRI), Maryam Rajavi, è tornata a Roma per una due giorni di eventi dedicati al futuro dell’Iran. La sua ultima visita nella capitale italiana risaliva al 2023, quando presentò il suo piano in dieci punti per l’instaurazione di una democrazia moderna e non nucleare in Iran, ottenendo un importante sostegno da parte delle Camere italiane. Quest’anno, la leader iraniana è stata accolta da una folla di sostenitori che l’hanno salutata con cori e striscioni fuori dalla Camera dei Deputati, a testimonianza della forte mobilitazione della comunità iraniana residente a Roma.
Un’accoglienza calorosa e un dialogo con la politica italiana
Nel pomeriggio di oggi, Maryam Rajavi è intervenuta in un evento organizzato nella prestigiosa Sala della Regina alla Camera dei Deputati, iniziativa fortemente voluta dal senatore di Fratelli d’Italia ed ex ministro degli Esteri, Giulio Terzi Sant’Agata. All’appuntamento hanno partecipato numerosi sostenitori della presidente del CNRI, molti dei quali vivono lontani dall’Iran da oltre quarant’anni. L’arrivo di Rajavi è stato accompagnato da cori di “Benvenuta Maryam” e da striscioni che hanno reso omaggio alla sua figura.
Durante il suo intervento, Rajavi ha descritto l’attuale situazione dell’Iran come “sull’orlo del precipizio”, sottolineando la crescente pressione sul regime di Teheran, che si troverebbe “alle strette” anche grazie all’aumento del consenso verso i Mujahiddin del Popolo nel territorio iraniano. La presidente del CNRI ha inoltre ribadito la necessità di un cambiamento radicale, fondato sul riconoscimento dei diritti umani di donne e minoranze, e sulla netta separazione tra Stato e religione, cardini del suo piano politico.
Il sostegno internazionale e le preoccupazioni per i diritti umani
All’iniziativa ha preso parte anche l’ex presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che ha espresso il suo appoggio alla causa della resistenza iraniana, definendo il momento attuale “eccezionale” per la debolezza della dittatura iraniana, ma avvertendo che proprio questa debolezza la rende “più pericolosa e più brutale”. Michel ha denunciato un incremento significativo delle esecuzioni di oppositori politici in Iran, citando il dato di 81 prigionieri giustiziati solo nel mese precedente, con un aumento del 130% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’intervento di Rajavi è stato anche occasione di confronto con la politica italiana e con la comunità internazionale, ribadendo la proposta di un Iran libero da armi nucleari e governato da un sistema democratico e laico. Il piano in dieci punti promosso da Maryam Rajavi è sostenuto da oltre 3.600 legislatori di circa quaranta paesi, inclusi parlamentari italiani, francesi, britannici e americani, oltre che da ex capi di stato e premi Nobel.
La visita si inscrive in un contesto internazionale di crescente attenzione verso la situazione dei diritti umani in Iran e verso la lotta della resistenza iraniana contro il regime di Teheran, con un appello chiaro rivolto a governi e istituzioni affinché sostengano il popolo iraniano nella sua aspirazione a libertà e democrazia.
Fonte: Davide Di Carlo - Iran, La presidente del CNRI Maryam Rajavi accolta da cori fuori la Camera: "Benvenuta"





