Tel Aviv, 8 settembre 2025 – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che nelle ultime 48 ore sono state distrutte 50 “torri del terrore” nella città di Gaza, avvertendo i residenti di lasciare immediatamente la zona. Queste dichiarazioni giungono nel contesto di un’intensificazione delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, con la prosecuzione della manovra di terra e un’escalation di attacchi missilistici dalla Repubblica islamica dell’Iran.
Netanyahu: “Colpiremo i nidi del terrore”
Durante una conferenza stampa, Netanyahu ha definito la giornata come “difficile nella nostra guerra contro il terrorismo“. Il premier ha sottolineato che la neutralizzazione di due terroristi a Gerusalemme non è sufficiente, così come l’inseguimento dei loro sostenitori. Ha quindi ordinato di colpire con forza i “nidi del terrore” nella città di Gaza, invitando i civili a evacuare l’area: “Siete stati avvertiti, andate via da lì“, ha detto.
Il raid sulla torre al Ra’iya a Gaza City
L’Aeronautica militare israeliana ha condotto oggi un raid aereo contro la torre al Ra’iya nella città di Gaza, un edificio che secondo le Forze di difesa israeliane (IDF) era utilizzato da Hamas come base operativa.
Le IDF hanno comunicato che nella torre e nelle aree adiacenti erano presenti apparecchiature di raccolta di informazioni, ordigni esplosivi e posti di osservazione utilizzati dai militanti di Hamas. Dal quartier generale situato in quell’edificio, i terroristi hanno pianificato e condotto attività ostili contro le truppe israeliane durante tutto il conflitto. Si tratta del quarto grattacielo colpito a Gaza City dall’inizio degli scontri.
Le autorità israeliane hanno assicurato che, prima del raid, sono stati effettuati avvisi ai civili presenti nella zona per ridurre al minimo le vittime innocenti. Il fulcro dell’operazione è stato appunto neutralizzare un importante centro di comando e controllo di Hamas, che gestisce la Striscia di Gaza dal 2007 e continua a condurre attacchi armati contro Israele.
Hamas e il contesto del conflitto
Hamas, organizzazione islamista sunnita fondata nel 1987, è considerata da Israele e da diversi Paesi occidentali un gruppo terroristico. Il movimento ha un duplice volto: da una parte è un partito politico con ampio radicamento nella società palestinese, dall’altra possiede un braccio militare, le Brigate Izzeddin al-Qassam, responsabile di numerosi attacchi contro Israele. Nel corso della guerra iniziata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, Israele ha intensificato le operazioni militari per smantellare la rete terroristica nella Striscia di Gaza.
Il raid odierno si inserisce quindi nella strategia israeliana di colpire centri nevralgici del nemico, con l’obiettivo di ridurre la capacità operativa di Hamas, pur cercando di minimizzare le perdite tra i civili, nonostante la complessità di un conflitto che vede spesso utilizzate infrastrutture civili come scudi umani.






