Gli attacchi israeliani in Iran aumentano le tensioni in Medio Oriente: Hezbollah dice la sua, ma nega una sua risposta militare
In un momento di forte tensione in Medio Oriente, un alto esponente di Hezbollah ha rilasciato una dichiarazione di particolare rilievo riguardo alla recente escalation tra Iran e Israele. L’organizzazione libanese ha espresso una netta condanna dei raid israeliani in Iran, ma ha contemporaneamente escluso un coinvolgimento diretto nel conflitto lanciando un messaggio chiaro: “non attaccheremo Israele in risposta ai raid in Iran“.
Hezbollah condanna l’aggressione israeliana e respinge l’ipotesi di un attacco diretto
Secondo quanto riportato dai media israeliani e dall’agenzia Reuters, il rappresentante di Hezbollah ha definito l’azione israeliana come una “aggressione brutale“ e una “escalation pericolosa“. L’organizzazione ha accusato Israele di agire “al di fuori di ogni norma, sotto la copertura e la protezione degli Stati Uniti“, sottolineando che il nemico conosce solo il linguaggio della violenza, della distruzione e dell’assassinio. L’esponente ha inoltre ammonito che tali azioni rischiano di incendiare l’intera regione, evidenziando una dinamica di conflitto che va oltre i confini nazionali e coinvolge più attori regionali.
Nonostante le forti critiche, Hezbollah ha escluso una risposta militare diretta contro Israele, scelta che si inserisce nel contesto più ampio delle tensioni regionali, con l’Iran che ha lanciato circa 200 missili balistici e cruise verso Israele, quasi tutti intercettati, e con la comunità internazionale che monitora con preoccupazione l’evolversi della crisi.
Il contesto regionale e le reazioni internazionali
L’attacco missilistico iraniano su Israele ha innescato una serie di risposte diplomatiche e militari. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito l’azione iraniana un “grosso errore“ che sarà pagato a caro prezzo, promettendo una risposta decisa. Nel frattempo, la tensione è palpabile anche in Libano, dove gli attacchi aerei israeliani hanno provocato oltre 95 morti nelle ultime 24 ore, secondo il Ministero della Sanità libanese.
Sul fronte internazionale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito il “pieno sostegno“ a Israele, mentre il portavoce del Pentagono ha annunciato che gli Stati Uniti risponderanno adeguatamente a qualsiasi attacco iraniano contro truppe o asset americani nella regione. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha invece criticato la gestione della crisi da parte dell’amministrazione Biden, definendola un “totale fallimento“.
In questo scenario complesso, Hezbollah si posiziona con un atteggiamento di condanna verso Israele ma senza aprire un nuovo fronte militare, confermando la sua influenza politica e militare nel panorama mediorientale senza però alimentare ulteriormente l’escalation.






