Mosca, 5 novembre 2025 – In un incontro del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, il presidente Vladimir Putin ha conferito al governo e ai servizi di intelligence il compito di monitorare con attenzione eventuali sviluppi riguardanti test nucleari da parte degli USA. Il Cremlino ha reso noto che Putin ha ordinato la raccolta di informazioni circa la possibile esecuzione di prove nucleari statunitensi e ha chiesto la formulazione di proposte coordinate per avviare, se necessario, la preparazione di test di armi nucleari da parte della Russia, nel caso in cui gli Stati Uniti decidessero di procedere.
Il mandato di Putin per la raccolta di informazioni sui test nucleari
Durante la riunione, il presidente Putin ha sottolineato l’importanza di un’attenta sorveglianza sull’eventuale ripresa da parte americana di test nucleari, attività che negli ultimi decenni erano state sospese in gran parte nell’ambito di accordi internazionali di disarmo e controllo degli armamenti. Il mandato affidato agli apparati governativi e ai servizi segreti è dunque orientato a predisporre tempestivamente le contromisure necessarie, inclusa la possibilità di preparare test nucleari nazionali.
Nel frattempo il capo dell’intelligence russa, Naryshkin, ha riferito che gli Usa hanno rifiutato un confronto con Mosca sulla ripresa dei test nucleari.
La Russia, ha sottolineato Putin,
“ha sempre rispettato rigorosamente e continua a rispettare gli impegni del Trattato sulla proibizione completa degli esperimenti nucleari, e non abbiamo piani di ritirarci da tali impegni“. “Tuttavia – ha aggiunto – come ho detto nel discorso all’Assemblea federale nel 2023, se gli Stati Uniti o altri Stati partecipanti al Trattato effettueranno tali test, anche la Russia dovrà adottare misure adeguate di risposta“.
Alla riunione del Consiglio di Sicurezza hanno partecipato tra gli altri il ministro della Difesa Andrei Belousov, il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov, il direttore dei servizi d’intelligence per l’estero (Svr) Serghei Naryshkin e di quelli interni (Fsb) Alexander Bortnikov.

Il chiarimento di Peskov sulle intenzioni di Putin
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è intervenuto per chiarire le recenti dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin riguardo alla possibile ripresa dei preparativi per test nucleari. Contrariamente a quanto alcuni avevano interpretato, Putin non ha dato un ordine formale per avviare immediatamente tali preparativi, ma ha richiesto che venga valutata l’opportunità di iniziarli.
Durante una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale, Putin ha incaricato di esaminare la possibilità di prepararsi a nuovi test nucleari, senza però fissare scadenze temporali. “Le considerazioni dureranno quanto necessario per comprendere le intenzioni degli Stati Uniti”, ha spiegato Peskov, sottolineando che le decisioni finali dipenderanno dalle mosse di Washington. La richiesta fa seguito alle dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che ha annunciato l’avvio dei test su armi nucleari, sebbene il segretario all’Energia americano abbia precisato che non si tratterà di esplosioni nucleari ma di test sulle componenti di tali armi.
Preparativi immediati secondo il ministro della Difesa russo
In parallelo, il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha espresso la sua posizione favorevole all’avvio immediato dei preparativi per test nucleari, evidenziando la disponibilità del sito di Novaya Zemlya per eseguire tali prove in tempi brevi. La notizia, riportata dall’agenzia Tass, conferma la volontà di Mosca di mantenere una capacità di risposta rapida nel contesto delle tensioni crescenti con gli Stati Uniti.
Contesto geopolitico e reazioni internazionali
Il mandato di Putin arriva in un momento di forte attenzione da parte degli organismi internazionali, come la Corte Penale Internazionale, che mantiene aperti procedimenti contro il presidente russo per presunti crimini di guerra.
Nel frattempo, i negoziati tra Russia e USA si estendono anche sul fronte militare, con discussioni in corso sull’eventuale fornitura di armamenti avanzati all’Ucraina e sulle implicazioni di tali operazioni per la stabilità regionale.
In questo scenario, la decisione di Putin di attivare un monitoraggio intensificato sui test nucleari statunitensi riflette la crescente attenzione di Mosca verso la sicurezza strategica nazionale e la volontà di mantenere un equilibrio di deterrenza in un momento di potenziali cambiamenti nelle politiche di armamento globale.






