Roma, 21 novembre 2025 – Nel corso di una riunione operativa con i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza russo, il presidente Vladimir Putin ha rivelato che le iniziative di pace elaborate dall’amministrazione del presidente americano Donald Trump per la risoluzione della crisi ucraina erano già state discusse prima del vertice di Anchorage, in Alaska. Lo riferisce l’agenzia Tass, sottolineando che questo confronto preliminare si è svolto in termini generali e non è mai stato reso pubblico.
Putin: “Gli Usa ci hanno chiesto di fare concessioni”
Durante queste discussioni preliminari, ha spiegato Putin, la parte americana avrebbe sollecitato la Russia a mostrare una certa flessibilità e a compiere delle concessioni per facilitare un possibile accordo di pace. Il presidente russo ha specificato: “Durante questa discussione preliminare, la parte americana ci ha chiesto di fare delle concessioni, di mostrare, come hanno detto loro, flessibilità”. Questo passaggio evidenzia la delicatezza delle trattative e le pressioni esercitate dagli Stati Uniti per ottenere un compromesso dalla Russia.
Il piano Trump come base per la pace e le condizioni di Mosca
Putin ha inoltre sottolineato che il piano di pace di Trump può rappresentare una base concreta per porre fine al conflitto in Ucraina. Tuttavia, ha avvertito che se Kiev dovesse rifiutare questa proposta, l’esercito russo è pronto a conquistare ulteriori territori. Questa posizione riflette la determinazione di Mosca a rafforzare il proprio controllo, in particolare sulle regioni orientali del Donbass e sulla Crimea, che la Russia considera parte integrante del proprio territorio.
Parallelamente, fonti aggiornate riferiscono che Trump ha definito il vertice in Alaska “da 10 su 10”, pur ammettendo che non è stato raggiunto ancora un accordo completo. Il presidente americano ha confermato l’intenzione di incontrare presto sia Putin sia Zelensky per spingere verso una soluzione diplomatica, con la volontà dichiarata di fermare la guerra e le sofferenze in Ucraina.
Putin ha espresso ottimismo verso il processo, invitando Kiev e l’Europa a non ostacolare gli sforzi per la pace e ricordando che la sicurezza dell’Ucraina deve essere garantita, un punto di accordo con l’amministrazione americana. Tuttavia, ha ribadito che le richieste russe includono il riconoscimento formale della Crimea e delle regioni di Donetsk e Luhansk, condizioni che Kiev e molti paesi europei considerano inaccettabili.
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