Roma, 30 agosto 2025 – Il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato un’intervista scritta all’agenzia di stampa cinese Xinhua, alla vigilia del suo viaggio in Cina per il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) a Tianjin e per partecipare alla parata militare del 3 settembre in Piazza Tienanmen, dedicata alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel suo intervento, Putin ha espresso una netta critica verso l’Occidente, accusato di ignorare la storia e di puntare a una crescente militarizzazione, sia in Europa che in Asia, con particolare riferimento al Giappone e alla Germania.
Critiche all’Occidente e omaggio alla cooperazione Russia-Cina
Secondo Putin, l’Occidente sta rianimando il militarismo giapponese con il pretesto di presunte minacce russe o cinesi. Parallelamente, ha segnalato che in Europa, inclusa la Germania, si stanno compiendo passi verso la rimilitarizzazione del continente senza tener conto dei parallelismi storici. Il presidente russo ha sottolineato come questa tendenza si accompagni a un atteggiamento di revisione storica, in particolare per quanto riguarda i fatti e le sentenze relative alla Seconda Guerra Mondiale. In alcuni Paesi europei, infatti, monumenti e tombe dedicati ai liberatori sovietici vengono profanati o distrutti, mentre si assiste a una cancellazione di fatti storici scomodi.
Nel contesto di questa critica, Putin ha voluto elogiare il presidente cinese Xi Jinping per il suo rispetto verso la storia del proprio paese. Ha ricordato come i popoli dell’Unione Sovietica e della Cina abbiano sopportato le perdite più pesanti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ha inoltre evidenziato l’importanza dell’eroica resistenza cinese, che impedì al Giappone di attaccare alle spalle l’Unione Sovietica nei momenti più critici del conflitto, consentendo così all’Armata Rossa di concentrare le proprie forze contro il nazismo e di procedere alla liberazione dell’Europa.
Putin ha ringraziato la Cina per la cura nella conservazione dei memoriali dedicati ai soldati sovietici caduti nelle battaglie per la liberazione cinese, definendo questo comportamento come un esempio di sincerità e responsabilità verso il passato, in netto contrasto con alcune realtà europee.
Partenariato strategico e visione multilaterale
Il presidente russo ha inoltre riaffermato il valore della cooperazione multilaterale tra Russia e Cina, definendola una forza stabilizzatrice nel contesto internazionale. Ha spiegato che gli scambi tra Mosca e Pechino su questioni globali critiche dimostrano la condivisione di ampi interessi comuni e di opinioni sorprendenti su temi fondamentali.
Putin ha posto l’accento sul concetto russo di creare uno spazio comune di sicurezza equa e indivisibile in Eurasia, che si integra strettamente con l’Iniziativa per la Sicurezza Globale proposta dal presidente Xi Jinping. Questa cooperazione strategica ha avuto effetti positivi anche sui principali forum economici mondiali, come il G20 e l’APEC, contribuendo a promuovere la democratizzazione delle relazioni internazionali e a consolidare i risultati del cosiddetto Sud del mondo.
Il vertice della SCO, a cui Putin parteciperà, è visto dal presidente russo come un’opportunità per dare un nuovo impulso all’organizzazione, rafforzandone la capacità di rispondere alle sfide contemporanee e migliorare la solidarietà nello spazio eurasiatico condiviso, contribuendo così a plasmare un ordine mondiale multipolare più equo.
In sintesi, l’intervento di Putin ribadisce la critica alla politica occidentale e sottolinea l’importanza di un partenariato strategico con la Cina come chiave per affrontare le tensioni globali e le sfide di sicurezza del presente.






