Mosca, 1 agosto 2025 – Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato oggi l’avanzata delle truppe russe lungo tutto il fronte in Ucraina, contestando le informazioni fornite dalle autorità di Kiev sull’andamento dei combattimenti. In particolare, Putin ha smentito la negazione ucraina della conquista russa della cittadina di Chasiv Yar, nel Donetsk, definendo le autorità ucraine “non bene informate”, come riportato dall’agenzia Tass.
L’avanzata militare russa
Secondo il presidente Putin, le forze di Mosca mantengono una “dinamica positiva” sul campo di battaglia e continuano a consolidare le loro posizioni in territorio ucraino. La città di Chasiv Yar, strategica per il controllo della regione del Donetsk, rappresenta un tassello importante nell’offensiva russa. Tuttavia, le autorità di Kiev continuano a negare la perdita della cittadina, alimentando un clima di disinformazione e incertezza sull’evoluzione del conflitto. La capitale ucraina, infatti, resta sotto pressione sia dal punto di vista militare che politico, in un momento di crescente tensione internazionale.
Putin sottolinea che le condizioni per la pace non sono cambiate
Parallelamente, Putin ha ribadito le condizioni per un eventuale cessate il fuoco e il raggiungimento della pace in Ucraina, insistendo sul riconoscimento da parte di Kiev della Crimea e delle quattro regioni parzialmente occupate dalla Russia come territori russi. Inoltre, il presidente ha sottolineato la necessità che l’Ucraina rinunci definitivamente all’ingresso nella NATO, condizioni che Mosca considera imprescindibili e valide da oltre un anno.
Parlando dell’Unione europea, Putin ha dichiarato che al momento non ha alcuna sovranità politica e che presto perderà anche quella economica
Putin attacca Zelensky: “A Mosca governo legittimo, non a Kiev”
Putin ha poi replicato con fermezza alle dichiarazioni del leader ucraino Volodymyr Zelensky, che nella giornata di ieri aveva invitato gli alleati occidentali a spingere per un “cambio di regime” in Russia. Secondo Putin, tale invito sarebbe del tutto infondato, dal momento che “il governo russo è stato formato nella stretta osservanza della Costituzione”, a differenza di quanto accadrebbe in Ucraina.
Nel corso delle sue dichiarazioni, Putin ha affermato che “l’attuale governo in Ucraina non è basato sulla Costituzione”, sostenendo che quest’ultima sia stata “chiaramente violata”. Il presidente russo ha fatto riferimento in particolare alla permanenza in carica di Zelensky nonostante la scadenza del suo mandato a maggio 2024, giustificata a Kiev dall’impossibilità di organizzare nuove elezioni sotto legge marziale.
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