Mosca, 27 ottobre 2025 – Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato oggi che le relazioni tra Russia e Corea del Nord stanno procedendo “secondo i piani“. Ricevendo al Cremlino la ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son Hui, Putin ha sottolineato l’importanza del dialogo con il leader nordcoreano Kim Jong Un, inviando al contempo i suoi migliori auguri al capo di Stato di Pyongyang.
Putin e i rapporti strategici tra Mosca e Pyongyang
Durante l’incontro, Putin ha ricordato il colloquio dettagliato avuto con Kim Jong Un a Pechino, in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della vittoria sul Giappone, lo scorso 3 settembre. In quell’occasione, Kim Jong Un aveva promesso il massimo impegno per supportare la Russia, soprattutto nel contesto delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.
Il rapporto tra Russia e Corea del Nord si è ulteriormente rafforzato nel 2024 con la firma di un trattato di partenariato strategico che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione. In base a questo accordo, lo scorso anno Pyongyang ha inviato migliaia di soldati nella regione russa di Kursk per contribuire alla liberazione del territorio dalle truppe ucraine, coinvolte nel conflitto iniziato nel 2022.

Contesto del conflitto ucraino e alleanze militari
L’invasione russa dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, continua a rappresentare un elemento centrale nelle dinamiche geopolitiche della regione. La partecipazione militare nordcoreana in favore della Russia si inserisce in un quadro di alleanze strategiche che influenzano l’evoluzione della guerra.
Il trattato tra Mosca e Pyongyang, firmato nel 2024, sancisce un patto di mutua assistenza militare che si inserisce nel contesto delle sanzioni internazionali e delle tensioni globali. L’alleanza rafforza la posizione russa, anche in vista delle crescenti pressioni internazionali legate al conflitto e alle implicazioni della deterrenza nucleare, tema al centro di dibattiti e preoccupazioni a livello mondiale.
L’incontro odierno al Cremlino conferma quindi la volontà di mantenere e sviluppare una collaborazione strategica tra Russia e Corea del Nord, in un momento cruciale per la politica internazionale. Putin ha espresso fiducia nella continuità e nel rafforzamento di questo rapporto, che si inserisce in un contesto di equilibri geopolitici complessi e in rapido mutamento.
Putin e il trattato di partnership con il Venezuela
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato e promulgato oggi la legge di ratifica di un trattato di partnership e cooperazione strategica con il Venezuela, in un momento in cui crescono le pressioni dell’amministrazione americana su Caracas. L’agenzia Interfax riferisce che il documento, sottoscritto nel maggio scorso dalle parti, sottolinea che Russia e Venezuela “si oppongono risolutamente ad ogni misura coercitiva restrittiva“, vale a dire a sanzioni, “incluse quelle di natura extraterritoriale, che costituiscono una violazione della Carta delle Nazioni Unite“, definendole “una manifestazione di neocolonialismo e uno strumento di pressione, strangolamento economico e di minaccia alla stabilità politica interna di Stati sovrani“.
Nel testo dell’accordo non è citata una assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi, come invece prevede un trattato stipulato lo scorso anno tra Russia e Corea del Nord. L’intesa tra Mosca e Caracas prevede una cooperazione “nel settore energetico in aree quali l’esplorazione e lo sviluppo di nuovi giacimenti di petrolio e gas naturale e l’aumento della produzione dai giacimenti gestiti da imprese locali”. Le due parti si impegnano inoltre a contribuire alla creazione di una struttura finanziaria indipendente di Russia e Venezuela.



