La possibile visita del presidente russo Vladimir Putin a Budapest per un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si arricchisce di dettagli tecnici e politici che coinvolgono direttamente la Bulgaria e l’Unione Europea. In vista del summit bilaterale, Sofia si è dichiarata pronta a fornire un corridoio aereo per il volo presidenziale russo, condizione indispensabile per garantire la presenza di Putin all’incontro con Trump.
La Bulgaria pronta ad aprire il corridoio aereo a Putin per arrivare a Budapest
Il ministro degli Esteri bulgaro, Georg Georgiev, ha confermato a margine del Consiglio affari esteri Ue a Lussemburgo che, qualora richiesto, la Bulgaria concederà il passaggio aereo a Putin per raggiungere Budapest. “Se lo svolgimento di un incontro rappresenta la condizione per raggiungere la pace, è logico che ciò avvenga con tutti i canali possibili”, ha spiegato il capo della diplomazia di Sofia. Alla domanda di un possibile corridoio aereo, Georgiev ha risposto: “E in quale altro modo si potrebbe tenere l’incontro se uno dei partecipanti non può raggiungerlo?”.
La questione del sorvolo europeo è particolarmente delicata: nonostante le sanzioni in vigore contro la Russia, ogni Paese membro può autorizzare deroghe individuali per permettere il passaggio dell’aereo presidenziale russo, che dovrebbe essere un Ilyushin Il-96-300PU, versione blindata e modificata dell’Il-96 classico. La gestione del traffico aereo è affidata a Eurocontrol, che richiede la presentazione anticipata di piani di volo, ma la decisione finale spetta ai governi nazionali.
Le reazioni e le condizioni per un incontro di pace
Sul piano politico, il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato che se il vertice tra Trump e Putin dovesse riguardare la crisi ucraina, sarebbe necessario coinvolgere anche Kiev e l’Unione Europea per discutere della sicurezza europea in modo inclusivo. Di parere simile è il vicepremier italiano Matteo Salvini, che auspica un tavolo di confronto tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ricordando il precedente della mediazione tra Israele e Hamas.
L’organizzazione logistica del volo di Putin si accompagna dunque a un complesso quadro diplomatico, con l’Europa chiamata a bilanciare le esigenze di sicurezza e le aperture verso un possibile dialogo di pace. La gestione del corridoio aereo, le scorte militari e le rotte consentite sono al centro di negoziati serrati tra Bruxelles, Mosca e i singoli Stati membri.
Sarà la Bulgaria, con il suo consenso, a svolgere un ruolo chiave nell’agevolare il viaggio di Putin verso Budapest, aprendo così un canale di comunicazione che potrebbe rappresentare un passo importante verso la stabilizzazione della regione.






