New York, 23 settembre 2025 – La comunità iraniana negli Stati Uniti si è riunita a New York in una massiccia manifestazione per esprimere il proprio dissenso contro la partecipazione del presidente iraniano all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La protesta, che ha visto la partecipazione di migliaia di iraniani provenienti da oltre 40 stati, insieme a diverse personalità statunitensi, ha puntato il dito contro quella che è stata definita una “docilità delle Nazioni Unite verso il regime di Teheran”.
Protesta contro il regime iraniano e il progetto nucleare

La manifestazione, organizzata in concomitanza con l’assemblea generale dell’ONU a New York, ha denunciato apertamente la presenza del leader del regime iraniano, accusato di detenere il primato mondiale per esecuzioni pro capite e di essere il principale sponsor internazionale del terrorismo. Gli organizzatori – l’Organization of Iranian American Communities (OIAC) e il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI) – hanno voluto sottolineare la necessità di un cambio di regime in Iran, spingendo per un sostegno internazionale ai movimenti di Resistenza iraniani.
Durante la giornata, si sono susseguite manifestazioni di strada, mostre e veglie in diverse zone di Manhattan, accompagnate da cori e sventolio di bandiere dei mujahiddin. La protesta ha inoltre espresso un netto rifiuto verso il programma nucleare degli ayatollah, considerato una minaccia per la sicurezza globale.
L’Iran oggi: un paese in bilico tra tradizione e modernità
L’Iran, ufficialmente Repubblica Islamica dell’Iran, è uno Stato dell’Asia con una popolazione di circa 92 milioni di abitanti (dato aggiornato al 2024). Con capitale Teheran, il Paese è caratterizzato da una forma di governo teocratica presidenziale, guidata dalla Guida Suprema Ali Khamenei e dal presidente Masoud Pezeshkian. Storicamente noto come Persia, l’Iran ha una lunga tradizione culturale e una storia millenaria, ma oggi si trova al centro di una complessa situazione politica e sociale.
Tra i giovani iraniani, soprattutto quelli delle classi medie e delle aree metropolitane come Teheran, si riscontra un profondo contrasto con il regime. Molti di loro vivono tra la tradizione culturale persiana e l’influenza della cultura globale, esprimendo spesso insofferenza verso le restrizioni imposte dal sistema teocratico. Il desiderio di libertà e cambiamento, così come la critica al regime, si riflettono anche nelle proteste organizzate dalle comunità iraniane all’estero.
Le Nazioni Unite, con sede a New York, sono l’organizzazione internazionale più rappresentativa al mondo, fondata nel 1945 con l’obiettivo di mantenere la pace e promuovere i diritti umani. Tuttavia, nel caso dell’Iran, la protesta di queste settimane mette in luce una critica forte verso quella che viene percepita come una gestione troppo indulgente nei confronti del regime iraniano, soprattutto in considerazione delle accuse relative alle violazioni dei diritti umani e al sostegno al terrorismo internazionale.
Fonte: Davide Di Carlo - Iran, la comunità iraniana in protesta a New York: "Nazioni Unite docile con regime"






