Varsavia, 25 agosto 2025 – Il presidente della Polonia, Karol Nawrocki, ha posto il veto sull’ultimo emendamento alla legge dedicata all’assistenza ai cittadini ucraini presenti nel Paese, un provvedimento che includeva la proroga della protezione temporanea per i rifugiati ucraini fino al marzo 2026. La decisione è stata resa nota dallo stesso capo dello Stato, che ha motivato la scelta con la necessità di garantire priorità agli interessi della popolazione polacca.
Veto presidenziale sulla legge di assistenza ai rifugiati ucraini
Attraverso un post sul suo account X, Nawrocki ha spiegato che il programma sociale denominato 800+, che prevede un sussidio mensile di 800 zloty (circa 187 euro) per ogni figlio minore di 18 anni, dovrebbe essere accessibile esclusivamente agli ucraini che si impegnano a lavorare in Polonia. Allo stesso modo, l’accesso all’assistenza sanitaria deve essere subordinato a questa condizione.
“Prima la Polonia, prima i polacchi. Dobbiamo raggiungere la giustizia sociale, ed è per questo che non ho firmato la legge sull’assistenza ai cittadini ucraini nella forma in cui mi è stata presentata”, ha affermato il presidente polacco, auspicando di trovare insieme al governo e al primo ministro Donald Tusk soluzioni più equilibrate che tutelino sia la popolazione locale sia gli ospiti ucraini.
Il programma 800+, introdotto dal partito di governo Diritto e Giustizia (PiS) e mantenuto dalla coalizione guidata da Tusk, è attualmente erogato a tutte le famiglie in Polonia senza limiti di reddito o occupazione e comprende anche i rifugiati ucraini protetti temporaneamente in seguito all’invasione russa del 2022. Nei mesi scorsi, il PiS aveva proposto di limitare l’accesso al sussidio solo ai cittadini ucraini lavoratori o imprenditori nel Paese, una linea che sembra ora trovare il sostegno del presidente.
Polonia e sicurezza: no all’invio di truppe in Ucraina
Parallelamente, Varsavia ha ribadito la propria opposizione all’invio di truppe polacche in Ucraina. Il primo ministro Donald Tusk ha chiarito che la Polonia non intende impegnare soldati in missioni militari nel territorio ucraino una volta terminata la guerra, ma sarà responsabile dell’organizzazione logistica degli aiuti e della difesa del confine europeo con Russia e Bielorussia.
Queste dichiarazioni sono emerse in una conferenza stampa congiunta a Bruxelles con l’omologo canadese Mark Carney, che ha espresso invece sostegno alle richieste di Kiev per ottenere solide garanzie di sicurezza, inclusa la presenza di truppe straniere in Ucraina. Dopo Varsavia, Carney proseguirà la sua visita in Germania e Lettonia.






