LIMA, 10 ottobre 2025 – Il Parlamento del Perù ha approvato la mozione di impeachment contro la presidente Dina Boluarte, sancendone la destituzione per incapacità morale permanente. La decisione, presa da una schiacciante maggioranza di 118 voti su 122, rappresenta uno degli episodi più eclatanti di rimozione presidenziale nella storia recente del Paese, aggravata da una profonda crisi istituzionale e sociale.
Perù, il processo di impeachment e le motivazioni
La procedura di messa in stato d’accusa era iniziata il 9 ottobre, con la presentazione di quattro mozioni da parte di un gruppo di deputati appartenenti a diversi partiti, fra cui Renovación Popular, Alianza para el Progreso, Fuerza Popular, Podemos Perú e altri. Le accuse principali rivolte a Boluarte riguardavano la gestione fallimentare dell’insicurezza pubblica, evidenziata da episodi di violenza e proteste diffuse, e uno scandalo di corruzione noto come “Rolexgate”, che ha sollevato dubbi sull’origine di alcuni beni di lusso posseduti dalla presidente.
Il Congresso unicamerale, composto da 130 membri, ha superato ampiamente la soglia necessaria di 87 voti per la rimozione, attestandosi a 118 consensi favorevoli. La presidente Boluarte si era rifiutata di comparire davanti all’assemblea per difendersi durante l’udienza notturna, aumentando le polemiche attorno alla sua figura.
La successione e il contesto politico
Con la destituzione di Boluarte, la presidenza è passata immediatamente a José Jeri, come previsto dalla normativa vigente. Dina Boluarte, che era salita al potere nel dicembre 2022 dopo la crisi che aveva portato alla rimozione di Pedro Castillo, lascia un Paese segnato da forti tensioni sociali e politiche. Durante il suo mandato, la presidente era stata al centro di numerose controversie, incluse accuse di violenza di Stato e scandali giudiziari.
Una gestione caratterizzata da proteste di massa, repressioni violente e una crescente insoddisfazione popolare che, secondo un recente sondaggio, raggiungeva un livello di disapprovazione del 92%. La crisi ha coinvolto anche il governo e il Congresso, con dimissioni ministeriali e tensioni tra i vari partiti politici.
L’impeachment di Boluarte segna quindi un punto di svolta nella difficile fase politica del Perù, che ora guarda alla nuova presidenza di Jeri con l’obiettivo di ristabilire stabilità e fiducia nelle istituzioni.






