Greta Thunberg è attualmente a Malta, dove avrebbe dovuto unirsi a una flottiglia umanitaria diretta a Gaza. Dopo un attacco aereo subito dalla flottiglia, l’attivista ha denunciato il fatto come un crimine di guerra, evidenziando la drammatica crisi umanitaria in corso, con due milioni di persone a rischio di fame e assenza d’acqua. Nonostante le difficoltà, Thunberg pianifica un ulteriore viaggio
L’attivista svedese Greta Thunberg, nota per il suo impegno nella lotta contro il cambiamento climatico, si trova attualmente a Malta, dove avrebbe dovuto imbarcarsi su una delle navi umanitarie dirette a Gaza. Tuttavia, la missione ha subito un duro colpo: la flottiglia è stata attaccata da droni. In un’intervista rilasciata al quotidiano svedese Expressen, Thunberg ha definito l’accaduto un “crimine di guerra“, sottolineando la grave violazione del diritto internazionale e dei diritti umani da parte della comunità internazionale.
La situazione drammatica a Gaza
Thunberg ha messo in luce la drammatica situazione che colpisce la popolazione di Gaza, affermando che “due milioni di persone stanno morendo sistematicamente di fame“. Ha evidenziato come, da quasi due mesi, a Gaza non stia entrando né cibo né acqua. Queste dichiarazioni arrivano in un contesto di crescente preoccupazione globale per la crisi umanitaria nella regione, dove le condizioni di vita continuano a deteriorarsi a causa del blocco e dei conflitti.
La determinazione di Thunberg
Nonostante le enormi difficoltà e i rischi associati a questo tipo di missioni, Thunberg ha già manifestato l’intenzione di organizzare un nuovo viaggio umanitario. La sua determinazione a portare attenzione su queste tematiche critiche evidenzia non solo il suo impegno personale, ma anche l’importanza di una mobilitazione globale per i diritti umani.






