Pechino, 25 giugno 2025 – La Repubblica Popolare Cinese ha lanciato dure accuse contro la Central Intelligence Agency (Cia) degli Stati Uniti, definendo “assurdi” i tentativi di reclutamento di cittadini cinesi tramite video diffusi sui social media. Il ministero della Sicurezza di Stato di Pechino ha espresso la propria condanna nei confronti di quelli che considera “stratagemmi amatoriali” messi in atto dall’agenzia americana per spingere i cittadini della Cina a fare la spia per gli Stati Uniti.
L’accusa di Pechino contro la Cia
Il ministero della Sicurezza di Stato cinese ha definito i video pubblicati su X (ex Twitter) come annunci di lavoro elaborati in modo goffo, pieni di retorica e accuse diffamatorie, sottolineando la “logica assurda e la paranoia” che animano le agenzie di intelligence statunitensi. In una nota ufficiale pubblicata sul proprio account WeChat, il ministero ha ironicamente osservato come la Cia, autoproclamata “massima potenza di intelligence al mondo”, si stia trasformando in uno “zimbello internazionale” per via della sua “sconcertante incompetenza”.
Il direttore della Cia, John Ratcliffe, aveva dichiarato che i video diffusi a maggio avevano lo scopo di reclutare funzionari cinesi per fornire informazioni agli Stati Uniti, provocando la reazione di Pechino che all’epoca definì tali post “una palese provocazione politica”. Il governo cinese ha ribadito oggi il proprio impegno a “proteggere con determinazione gli interessi strategici e i segreti fondamentali della nazione”, avvertendo che ogni tentativo di incitare al tradimento sarà destinato a fallire.
Tensioni continue tra Cina e Usa
Le tensioni tra i due paesi permangono alte, con frequenti scambi di accuse reciproche di spionaggio. A aprile scorso, ad esempio, le autorità cinesi avevano denunciato il coinvolgimento di tre “agenti segreti” americani in attacchi informatici durante i Giochi Asiatici Invernali del 2025 a Harbin. Il tema ha suscitato grande eco sui social cinesi, in particolare su Weibo, dove è diventato virale tra reazioni di incredulità e ironia.






