Parigi, 12 settembre 2025 – In un contesto internazionale già segnato da tensioni crescenti, il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha convocato questa mattina l’ambasciatore russo a Parigi in seguito a un incidente diplomatico legato all’incursione di droni russi in territorio polacco. La decisione, comunicata dall’ANSA, sottolinea la crescente preoccupazione di Parigi per le azioni militari della Russia nell’Europa orientale.
Parlando ai microfoni di France Inter, Barrot ha sottolineato che la Francia non intende cedere a pressioni o minacce: “Gli diremo che non ci lasceremo intimidire”. Il titolare del Quai d’Orsay ha definito l’episodio “molto grave”, indipendentemente dal fatto che sia stato intenzionale o accidentale. “È assolutamente inaccettabile – ha ribadito – e si aggiunge alle numerose provocazioni di Vladimir Putin”.
Il monito di Barrot
Barrot ha rimarcato che la Nato e i suoi alleati mantengono una postura essenzialmente difensiva ma con elevata capacità dissuasiva, e che chiunque tenti di verificare i limiti di questa alleanza riceverà una risposta ferma. In tale quadro, la Francia intende chiarire a Mosca che azioni di questo tipo non resteranno senza conseguenze.
L’allarme tra gli alleati
L’intrusione — giudicata da Varsavia come deliberata — di 19 presunti droni russi nella notte tra martedì e mercoledì ha suscitato forte preoccupazione tra i Paesi della Nato. Barrot ha sottolineato come l’episodio abbia fatto riemergere l’urgenza di rafforzare la protezione del cosiddetto fianco orientale dell’Alleanza.
L’impegno militare di Parigi
Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato il dispiegamento di tre caccia Rafale con il compito di sorvegliare l’area e, se necessario, neutralizzare eventuali vettori droni che minaccino il territorio polacco. La Francia ha inoltre reso disponibile un aumento del proprio contributo per la difesa del settore orientale europeo.






