Washington, 2 luglio 2025 – La Paramount, società madre della rete televisiva CBS, ha raggiunto un accordo extragiudiziale con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per chiudere la controversia legale riguardante un’intervista trasmessa nel corso della campagna presidenziale del 2024. L’intesa prevede il pagamento di 16 milioni di dollari che saranno destinati alla futura biblioteca presidenziale di Trump, escludendo qualsiasi beneficio economico diretto per l’ex presidente.
L’accusa di Trump: “Intervista manipolata per mettermi in cattiva luce”
La vicenda trae origine da una causa da 20 miliardi di dollari intentata da Trump contro la rete CBS a seguito della messa in onda di un’intervista con l’allora vicepresidente e candidata democratica alla presidenza, Kamala Harris, trasmessa all’interno del programma di approfondimento “60 Minutes”. Trump aveva denunciato che l’intervista fosse stata manipolata, rimuovendo una risposta ritenuta imbarazzante, con lo scopo di favorire il Partito Democratico. CBS aveva difeso il proprio operato sostenendo che il montaggio fosse una prassi standard nel settore televisivo.
Nonostante le critiche e il carattere controverso della causa, molti esperti legali avevano definito la querela infondata, sottolineando che, in caso di processo, CBS avrebbe potuto facilmente prevalere grazie alle protezioni costituzionali garantite alla libertà di stampa negli Stati Uniti. Tuttavia, Paramount ha scelto di avviare una mediazione per risolvere la disputa, anche in considerazione della necessità di ottenere l’approvazione governativa per una fusione da 8,4 miliardi di dollari con la società di intrattenimento Skydance Media.
Nessun rimorso e trasparenza sulle interviste future
Nell’ambito dell’accordo, Paramount ha precisato che non è prevista alcuna dichiarazione di scuse o rammarico. Tuttavia, si è impegnata a garantire maggiore trasparenza pubblicando le trascrizioni delle interviste di “60 Minutes” con i futuri candidati alla presidenza degli Stati Uniti, salvo riduzioni per motivi legali o di sicurezza nazionale. Tale misura intende migliorare la chiarezza e l’accesso alle informazioni per il pubblico, riducendo potenziali contestazioni simili in futuro.
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