Castel Gandolfo, 20 luglio 2025 – In un momento di profondo dolore e preoccupazione per la situazione nel Medio Oriente, Papa Leone XIV ha rivolto un appello urgente durante la recita dell’Angelus, chiedendo il cessate il fuoco immediato e la fine della barbarie della guerra. Il Pontefice ha espresso particolare vicinanza alle vittime dell’attacco militare israeliano contro la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza City, che ha causato la morte di tre cristiani e il ferimento grave di altri.
Papa Leone XIV, appello alla pace e rispetto del diritto umanitario
Papa Leone XIV ha sottolineato l’importanza di una risoluzione pacifica del conflitto e ha rivolto un pressante appello alla comunità internazionale affinché rispetti il diritto umanitario, tuteli i civili e impedisca punizioni collettive o l’uso indiscriminato della forza. “Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e che si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto“, ha dichiarato il Pontefice, invitando inoltre a garantire l’accesso degli aiuti umanitari alla popolazione civile.
Nel suo messaggio, il Papa ha espresso solidarietà agli amati cristiani mediorientali, riconoscendo la loro sofferenza e la sensazione di impotenza davanti a questa tragedia. “Siete nel cuore del Papa e di tutta la Chiesa, grazie per la vostra testimonianza di fede!”, ha detto.
Il contesto internazionale e le parole di Mattarella
Le parole di Papa Leone XIV si inseriscono nel quadro di preoccupazione internazionale per la crisi in Medio Oriente. Anche il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha condannato la situazione sostenendo che “è disumano ridurre alla fame un’intera popolazione” e ha chiesto un immediato cessate il fuoco. Mattarella ha sottolineato la necessità che l’esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia di Gaza per consentire alle organizzazioni internazionali di prestare assistenza umanitaria.
Il capo dello Stato ha inoltre ribadito il diritto dei Palestinesi a vivere entro confini certi e ha definito inaccettabile l’occupazione illegale di territori come misura di sicurezza, sottolineando invece l’importanza del dialogo e della cooperazione internazionale per costruire una pace duratura.






