Palo Alto, 8 novembre 2025 – Nel prestigioso quartiere di Crescent Park, a Palo Alto, California, Mark Zuckerberg, fondatore di Meta Platforms, è al centro di una controversia che dura da anni. Il motivo è la presenza di una scuola privata illegale all’interno della sua vasta proprietà residenziale, una situazione che ha acceso le proteste dei vicini e ha dato il via a una lunga battaglia legale.
La scuola privata nascosta nella residenza di Zuckerberg
Secondo i documenti ottenuti dalla rivista Wired, la Bicken Ben School, istituita senza i necessari permessi, è attiva dal 2021 e ha ospitato fino a 30 studenti. La famiglia Zuckerberg, composta da Mark, sua moglie Priscilla Chan e le loro tre figlie, ha creato questa scuola montessoriana proprio all’interno del loro complesso immobiliare, che si è trasformato in un vero e proprio compound con ben 11 proprietà acquistate nel tempo nel quartiere.
I vicini, esasperati da rumori continui dovuti ai lavori di ristrutturazione, dall’invasiva presenza di sicurezza privata e dal traffico generato dallo staff e dalle famiglie degli studenti, hanno deciso di agire legalmente. La questione riguarda anche la violazione delle norme urbanistiche di Palo Alto, che vietano la creazione di strutture non residenziali in aree esclusivamente abitative senza un permesso di uso condizionato, mai richiesto né ottenuto.
La fine della disputa: la scuola spostata ma non chiusa
Dopo quattro anni di cause, culminate in un ordine del Comune di Palo Alto che chiedeva la chiusura della scuola entro il 30 giugno 2025, la famiglia Zuckerberg ha optato per trasferire la Bicken Ben School fuori dal quartiere, evitando così la chiusura definitiva dell’istituto, che però ha cambiato nome.
Nel frattempo, la presenza di Zuckerberg a Crescent Park continua a suscitare malumori per l’impatto sul mercato immobiliare locale e per le strategie adottate per mantenere la privacy e il controllo del territorio, tra cui l’acquisto di numerose proprietà adiacenti. I vicini lamentano anche un presunto trattamento di favore da parte delle autorità cittadine, che non avrebbero agito prontamente per risolvere le irregolarità.






