Islamabad, 26 agosto 2025 – Almeno 400 persone sono morte e oltre 190 sono rimaste ferite in Pakistan negli ultimi dieci giorni a causa delle forti piogge e delle violente inondazioni che hanno colpito diverse regioni del Paese, tra cui Khyber Pakhtunkhwa, Gilgit-Baltistan e Kashmir. La situazione rimane critica per oltre 20.000 sfollati, secondo quanto riportato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), che cita le autorità locali.
Impatto delle inondazioni e condizioni attuali
Le piogge monsoniche, tipiche di questo periodo dell’anno, hanno provocato danni ingenti alle infrastrutture e alle abitazioni, causando una crisi umanitaria. Oltre alle vittime e ai feriti, migliaia di persone si trovano senza un tetto e necessitano di assistenza immediata. L’Ocha ha sottolineato come le necessità urgenti riguardino rifugi, assistenza medica, kit igienici, acqua potabile e denaro, con particolare attenzione alla protezione di donne e ragazze, categorie particolarmente vulnerabili nelle emergenze.
Le previsioni del Dipartimento meteorologico pakistano indicano l’arrivo di un nuovo sistema monsonico, che porterà ulteriori forti piogge nei prossimi giorni, aggravando ulteriormente la situazione già critica nelle aree colpite.
La stagione monsonica 2025 e il bilancio complessivo
Dall’inizio della stagione monsonica, il 26 giugno 2025, il Pakistan ha subito un bilancio complessivo pesantissimo: 798 vittime e oltre 1.000 feriti, secondo i dati ufficiali nazionali. Le inondazioni continuano a rappresentare una delle più gravi emergenze umanitarie del Paese, con intere comunità isolate e infrastrutture distrutte.
Le autorità e le organizzazioni internazionali stanno cercando di coordinare gli aiuti e garantire l’accesso alle zone colpite, ma la persistenza delle piogge rallenta le operazioni di soccorso e aumenta il rischio di malattie legate all’acqua stagnante, come la malaria, già segnalata in alcune aree.
La situazione resta in evoluzione mentre il Pakistan affronta una delle peggiori crisi climatiche degli ultimi anni, mettendo a dura prova la resilienza delle popolazioni e delle istituzioni locali.




