Lungo il confine tra Pakistan e Afghanistan si è consumata un’escalation di violenze che ha visto scontri armati e raid tra le forze dei due Paesi, alimentando una tensione già alta nella regione. Le autorità pakistane hanno espresso una ferma condanna degli attacchi e hanno promesso una “risposta dura” alle provocazioni provenienti dal vicino Afghanistan.
Pakistan e Afghanistan: scontri al confine e la posizione di Islamabad
Durante la notte, le forze di sicurezza afghane hanno compiuto una serie di attacchi contro postazioni pakistane situate lungo la linea Durand, la frontiera controversa che delimita i due Stati. Fonti pakistane hanno definito questi raid come “non provocati”, mentre il governo di Kabul ha invece motivato le azioni come una rappresaglia a seguito di bombardamenti aerei pakistani che avrebbero colpito diverse località afghane, in particolare nelle province orientali di Kunar, Nangarhar e Nuristan.
Il premier pakistano Shehbaz Sharif ha dichiarato con fermezza che “non ci saranno compromessi sulla difesa del Pakistan”, accusando apertamente le autorità talebane di Kabul di permettere l’uso del loro territorio da parte di elementi terroristici per azioni contro Islamabad. La risposta del Pakistan, ha sottolineato Sharif, sarà forte ed efficace per garantire la sicurezza nazionale.
Dal canto suo, il Ministero della Difesa dell’Emirato islamico dell’Afghanistan ha confermato che l’operazione militare contro i centri di forza pakistani lungo la linea Durand si è conclusa intorno alla mezzanotte, ribadendo la disponibilità delle proprie forze a difendere la sovranità afghana in caso di ulteriori violazioni.
La reazione internazionale e il contesto regionale
La crisi al confine arriva in un momento di particolare fragilità geopolitica e umanitaria nell’area. L’Iran, attraverso il ministro degli Esteri Abbas Araghchi, ha lanciato un appello alla moderazione per entrambe le parti, sottolineando come la stabilità tra Afghanistan e Pakistan sia fondamentale per la pace regionale.
Le tensioni si inseriscono in un contesto di persistenti problemi di sicurezza legati alla presenza di gruppi armati come il Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP), con cui l’esercito pakistano ha condotto operazioni negli ultimi giorni che hanno causato decine di morti tra presunti insorti e forze di sicurezza. Questi scontri hanno contribuito a inasprire ulteriormente i rapporti tra Islamabad e Kabul, dove i talebani mantengono il controllo de facto dal 2021, sebbene il loro governo sia riconosciuto ufficialmente solo da pochi Paesi, tra cui la Russia.
Il bilancio degli scontri tra Pakistan e Aghanistan
Il governo di Kabul ha annunciato di aver ucciso 58 soldati pachistani durante i violenti scontri avvenuti ieri lungo il confine tra Afghanistan e Pakistan. Secondo quanto dichiarato dal portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, in un messaggio pubblicato su X, negli scontri sarebbero rimasti uccisi o feriti anche 20 militari afghani. Mujahid ha inoltre riferito che le forze afghane hanno confiscato “un ingente quantitativo di armi”.
Da parte sua, Islamabad sostiene di aver preso il controllo di circa venti postazioni di frontiera afghane.






