Chisinau, 30 settembre 2025 – Le recenti elezioni parlamentari in Moldavia, svoltesi il 28 settembre, hanno rappresentato un momento cruciale per il paese, offrendo agli elettori una scelta chiara tra diverse alternative politiche. Tuttavia, il processo elettorale è stato fortemente condizionato da un contesto di gravi interferenze straniere, principalmente provenienti dalla Russia, secondo il rapporto della missione di osservatori internazionali guidata dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce).
Interferenze russe sulle elezioni in Moldavia
La missione congiunta di osservatori dell’Ufficio Osce per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani, dell’Assemblea Parlamentare Osce, del Consiglio d’Europa e del Parlamento Europeo ha evidenziato che, sebbene il quadro giuridico moldavo garantisca una base solida per elezioni conformi agli standard internazionali, il voto è stato disturbato da numerose attività ostili. Tra queste spiccano attacchi informatici significativi all’infrastruttura digitale governativa, campagne di disinformazione diffuse tramite reti di account social, troll farm e bot automatizzati, nonché finanziamenti illeciti canalizzati attraverso reti opache. L’Osce sottolinea che tali tattiche hanno come obiettivo la manipolazione della democrazia e della sovranità della Moldavia.
La risposta del paese e il ruolo della Russia
Nonostante le minacce ibride senza precedenti e gli sforzi di destabilizzazione, soprattutto attribuiti alla Russia, la missione di osservatori ha riconosciuto la tenacia democratica della nazione, che ha contribuito a preservare l’integrità del voto. Le interferenze russe, secondo il rapporto, includono campagne di intimidazioni, schemi di acquisto di voti e cyber-attacchi estesi, con l’intento chiaro di alterare i risultati elettorali. Tuttavia, gli operatori esterni non sono riusciti a compromettere il processo elettorale nel suo complesso.
La presidente moldava Maia Sandu, leader del partito europeista PAS, ha accolto con soddisfazione i risultati elettorali, che hanno confermato la vittoria del suo schieramento, riconoscendo l’importanza di un voto libero nonostante le sfide esterne. La Moldavia continua a navigare in un contesto geopolitico complesso, caratterizzato da tensioni con la Russia e dalla delicata situazione territoriale nella regione separatista della Transnistria.
L’Osce rimarca come la situazione in Moldavia rappresenti un esempio emblematico delle difficoltà che le democrazie emergenti devono affrontare di fronte a forme moderne di interferenza esterna, che combinano disinformazione, cyber-guerra e manipolazione politica, in un contesto europeo sempre più fragile.






