Bruxelles, 12 dicembre 2025 – Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha espresso una dura critica verso la decisione dell’Unione Europea di estendere a tempo indeterminato le sanzioni contro la Russia, che includono il blocco degli asset russi in territorio europeo. L’esecutivo comunitario ha adottato tale misura utilizzando l’articolo 122 del Trattato sull’UE, che permette di procedere mediante maggioranza qualificata, superando così il tradizionale requisito dell’unanimità.
Orban: “L’Ue ha passato il Rubicone”
Orban ha definito questa scelta come un “passaggio del Rubicone” da parte di Bruxelles, sottolineando che la procedura adottata è “chiaramente illegale” perché consente all’Unione di bypassare il consenso unanime degli Stati membri. Il premier ungherese ha aggiunto che con questa decisione “lo Stato di diritto nell’UE giunge al capolinea” e che i leader europei si pongono “al di sopra delle regole”. Orban ha poi parlato di “danni irreparabili” per l’Unione, accusando la Commissione europea di una violazione sistematica del diritto comunitario al fine di proseguire la guerra in Ucraina, conflitto che a suo avviso è “chiaramente impossibile da vincere”.
L’intervento di Orban arriva in un momento particolarmente delicato, a pochi giorni dalla riunione del Consiglio europeo, massimo organo decisionale dell’Unione, che dovrà affrontare le conseguenze di questa nuova fase nelle relazioni con Mosca.

La Turchia pronta a facilitare il dialogo Mosca-Kiev
Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha riaffermato la disponibilità della Turchia a ospitare a Istanbul nuovi colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev, con l’obiettivo di raggiungere una tregua nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina. L’annuncio è stato fatto durante il suo intervento al Forum Internazionale per la Pace e la Fiducia ad Ashgabat, in Turkmenistan, dove è presente anche il presidente russo Vladimir Putin.
Erdoğan ha dichiarato: “Siamo pronti a fornire un sostegno concreto alle iniziative diplomatiche volte al cessate il fuoco e alla pace, in particolare includendo il processo di Istanbul“. La città, già teatro di due incontri tra le delegazioni russe e ucraine a giugno 2025, potrebbe dunque tornare al centro degli sforzi diplomatici per una tregua duratura.

Proprio in vista di questi colloqui, è stata segnalata la possibile partecipazione di figure di spicco internazionali, tra cui l’ex presidente statunitense Donald Trump, che ha espresso l’intenzione di volare a Istanbul in occasione dell’incontro previsto per il 15 maggio. Trump ha dichiarato di aspettarsi la presenza di Putin e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha confermato la sua partecipazione auspicando anche la presenza russa e di Trump stesso.






