In un contesto internazionale segnato da tensioni e incertezze, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha annunciato che oggi incontrerà il presidente russo Vladimir Putin per discutere del vertice imminente con l’ex presidente americano Donald Trump, previsto a Budapest. L’obiettivo dichiarato di questo incontro, secondo Orbán, è quello di lavorare per la pace in Europa, in particolare per la fine del conflitto in Ucraina.
L’incontro tra Orban, Putin e Trump: una “vittoria” ungherese
Orban ha sottolineato che Budapest rappresenta oggi l’unico luogo in Europa in cui può aver luogo un simile vertice tra Putin e Trump, definendo questa opportunità come una vittoria politica per l’Ungheria, che si pone come “quasi l’unico Paese a favore della pace in Europa”. In un’intervista alla radio pubblica Kossuth, Orban ha rimarcato la sua posizione di contrapposizione rispetto alla maggioranza dell’Unione Europea, accusata di essere “guerrafondaia”. Per il premier magiaro, è necessaria una nuova strategia di pace che includa negoziati diretti con la Russia, senza limitarsi a fare da forza ausiliaria agli Stati Uniti.
Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha confermato attraverso i suoi canali social di aver già avuto colloqui con il vicesegretario di Stato americano Christopher Landau e con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, evidenziando che i preparativi per il vertice sono in corso e che Budapest garantirà tutte le condizioni per colloqui produttivi finalizzati al ritorno della pace in Europa.
Contesto internazionale e implicazioni del vertice
Il vertice si inserisce in un momento particolarmente delicato della crisi ucraina, dopo il recente incremento degli attacchi russi a Kiev, che hanno causato numerose vittime e feriti. Il presidente americano Donald Trump, pur sottolineando di mettere “forte pressione sulla Russia” per arrivare a una pace, ha espresso la necessità che sia Putin sia Zelensky partecipino a negoziati diretti per porre fine al conflitto, benché la situazione rimanga complessa e incerta.
Sul fronte europeo, la posizione di Orban appare divergente rispetto a quella della maggioranza degli Stati membri dell’Unione Europea, che continua a sostenere l’Ucraina e a mantenere sanzioni contro la Russia.
Il prossimo vertice di Budapest, quindi, rappresenta un appuntamento cruciale per i rapporti tra Russia, Stati Uniti e UE, con l’Ungheria che si pone come mediatore chiave in una fase di negoziazioni che potrebbero definire il futuro assetto geopolitico europeo.






