Roma, 30 luglio 2025 – In occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha lanciato un appello globale per intensificare la lotta contro questo grave fenomeno, che continua a colpire migliaia di uomini, donne e bambini in tutto il mondo. “Agiamo insieme per stare al fianco delle vittime della tratta, chiedere conto ai colpevoli e costruire un mondo in cui nessuno venga comprato, venduto o sfruttato”, ha dichiarato Guterres, sottolineando l’importanza di un impegno coordinato a livello internazionale.
Crescono le vittime della tratta
Secondo i dati raccolti dall’ONU tra il 2020 e il 2023, sono state identificate oltre 200.000 vittime di tratta in tutto il mondo, un numero che rappresenta solo la punta dell’iceberg. La tratta interessa quasi tutti i Paesi, che si configurano sia come luoghi di origine, di transito o di destinazione delle vittime. Il fenomeno si caratterizza per una maggiore estensione geografica, violenza crescente, durata più lunga e un aumento dei profitti illeciti. In particolare, il 74% dei trafficanti opera all’interno di gruppi criminali organizzati, mentre le vittime provengono da 162 nazioni e sono state trafficate in 128 Paesi diversi. L’Africa rimane la regione maggiormente colpita, rappresentando il 31% dei flussi transfrontalieri.
Le reti criminali sfruttano i flussi migratori, le lacune normative e le piattaforme digitali per facilitare la tratta su scala transnazionale. Le vittime sono costrette al lavoro forzato, allo sfruttamento sessuale e alla coercizione in attività criminali, tra cui truffe online e traffico di droga.
La risposta delle istituzioni e il ruolo delle forze dell’ordine
La campagna di prevenzione lanciata dalle Nazioni Unite nel 2025 evidenzia il ruolo cruciale della polizia e del sistema di giustizia penale nello smantellamento delle reti criminali. Le forze dell’ordine, comprese le polizie di frontiera e le agenzie internazionali, sono invitate a utilizzare strumenti digitali e attività di sensibilizzazione in luoghi strategici come snodi di trasporto, per raggiungere un pubblico ampio e promuovere la segnalazione di casi sospetti.
Il quadro normativo internazionale, basato sulla Convenzione delle Nazioni Unite di Palermo e i suoi protocolli addizionali, distingue chiaramente la tratta di esseri umani dal traffico di migranti, ponendo l’accento sul fatto che il consenso delle vittime è spesso estorto mediante coercizione, frode o abuso di potere. La definizione di tratta comprende il reclutamento, il trasferimento e lo sfruttamento a scopo di lucro, con particolare attenzione allo sfruttamento sessuale e lavorativo, nonché al prelievo di organi.






