New York, 27 agosto 2025 – Nel corso del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è tenuto un acceso confronto sulla situazione nella Striscia di Gaza, con particolare attenzione alle recenti operazioni militari israeliane. Il vice ambasciatore russo all’ONU, Dmitry Poliansky, ha espresso sorpresa per l’avvio dell’operazione dell’IDF (Israel Defense Forces) per la conquista di Gaza City, proprio mentre emergono notizie di un possibile rilascio di ostaggi da parte di Hamas e di un temporaneo cessate il fuoco.
Il punto di vista russo sulle operazioni a Gaza
Poliansky ha sottolineato che, mentre gli Stati Uniti sostengono che Hamas rifiuti di raggiungere un accordo, ci sono segnali opposti: “Il movimento sembra invece pronto a negoziare, mentre Israele rifiuta le proposte dei mediatori ed espande le ostilità senza reale interesse a un’intesa”. La Russia invita pertanto gli Stati Uniti a considerare non solo gli interessi di Israele, ma anche la sorte dei civili palestinesi, il cui destino dipenderebbe in larga misura dalle decisioni del Consiglio di Sicurezza.
Hamas e la complessità del conflitto
Hamas, fondato nel 1987 come braccio politico e militare dei Fratelli Musulmani in Palestina, ha un ruolo centrale nel conflitto israelo-palestinese. Il gruppo è considerato da molti Stati, tra cui gli Usa e l’Unione Europea, come un’organizzazione terroristica, mentre altri ne riconoscono il ruolo politico e sociale nella Striscia di Gaza. Dal 7 ottobre 2023, Hamas ha subito pesanti bombardamenti israeliani, che hanno portato a un blocco totale dell’area e a gravi conseguenze umanitarie.
Il recente attacco dell’IDF a Gaza City, secondo la Russia, rischia di compromettere gli sforzi diplomatici in corso, con la comunità internazionale chiamata a bilanciare la sicurezza di Israele con la tutela dei civili palestinesi, in un quadro di negoziati ancora incerti e di un conflitto che continua a infiammare l’intera regione mediorientale.






