In occasione dell’80° anniversario dell’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite, il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha lanciato un appello urgente per la riforma del Consiglio di Sicurezza dell’Organizzazione. Nel suo intervento in videocollegamento da Hanoi, Guterres ha sottolineato come sia fondamentale un ampliamento della composizione del Consiglio per riflettere meglio le realtà geopolitiche attuali.
ONU, Guterres denuncia la legittimità fragile del Consiglio di Sicurezza
Secondo Guterres, il Consiglio di Sicurezza rimane una forza potente per la pace, ma la sua legittimità è fragile. Troppe volte, ha osservato il segretario generale, alcuni membri hanno agito al di fuori dei principi sanciti dalla Carta dell’ONU, causando blocchi decisionali che minano la fiducia nell’intero sistema internazionale. “Quando ciò accade – ha dichiarato – non solo si blocca l’azione immediata, ma si mina la fiducia in tutto il sistema ONU”.
Il Segretario generale ha definito imperativo un ampliamento del Consiglio di Sicurezza che dia maggiore voce a regioni oggi sottorappresentate, in particolare l’Africa, dove si svolge quasi la metà delle operazioni di pace, l’America Latina e i Caraibi, e l’area Asia-Pacifico, abitata da oltre metà dell’umanità ma rappresentata da un solo seggio permanente.
Verso una riforma necessaria e condivisa
Guterres ha enfatizzato che l’espansione del Consiglio non è solo un atto di giustizia, ma rappresenta un passo necessario per migliorarne l’efficacia e sbloccare gli stalli decisionali nell’attuale mondo multipolare. Ha inoltre accolto con favore le proposte avanzate da Francia e Regno Unito per limitare l’uso del veto, invitando il Consiglio a riesaminarne le modalità di impiego.
Il segretario generale ha ribadito l’importanza di restare uniti e di realizzare la “straordinaria promessa delle Nazioni Unite”, richiamando tutti gli Stati membri a impegnarsi collettivamente per risolvere problemi globali che nessuna nazione può affrontare da sola. L’Italia, tra i membri attivi del Consiglio di Sicurezza, sostiene con convinzione questo percorso di riforma, richiamando il valore del multilateralismo e la necessità di un organismo di pace più rappresentativo e inclusivo.






