Gli USA si apprestano a condividere oggi una bozza di risoluzione presso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU sul piano di pace relativo alla Striscia di Gaza, secondo quanto riportato da fonti diplomatiche e agenzie internazionali. La proposta, ancora in fase di elaborazione, prevede l’istituzione di un mandato biennale per un organo transitorio di governo a Gaza e l’invio di una forza internazionale di stabilizzazione nell’enclave palestinese.
La bozza degli USA per Gaza presentata all’ONU
La risoluzione, redatta dagli Stati Uniti e destinata a essere presentata formalmente ai quindici membri del Consiglio di Sicurezza, è stata anticipatamente condivisa con alcuni paesi nei giorni scorsi, ma non ancora ufficialmente trasmessa per i negoziati. Fonti diplomatiche riferiscono che il testo è soggetto a modifiche e mira a stabilire un quadro di governance temporanea a Gaza, accompagnato da una missione internazionale per garantire la stabilità e la sicurezza.
Secondo quanto riferito dalla Reuters, i rappresentanti di Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Turchia ed Emirati Arabi Uniti hanno espresso sostegno al piano statunitense, segnalando un chiaro appoggio regionale per l’iniziativa.
Il contesto internazionale e le sfide per Gaza
La proposta americana arriva in un momento di grave crisi umanitaria e militare nella Striscia di Gaza, dove le tensioni e i conflitti si sono intensificati negli ultimi mesi. Nonostante gli appelli internazionali per un cessate il fuoco, la situazione sul terreno rimane drammatica, con un blocco degli aiuti umanitari e attacchi frequenti che colpiscono anche le strutture sanitarie.
La comunità internazionale resta divisa sulle modalità di intervento, con gli Stati Uniti che giocano un ruolo chiave nel tentativo di mediazione, ma riscontrano resistenze su alcuni punti chiave del piano. La bozza di risoluzione rappresenta un tentativo di rilanciare un percorso diplomatico per la stabilizzazione della regione, ma dovrà affrontare il confronto con le diverse sensibilità politiche e strategiche dei membri del Consiglio di Sicurezza e degli attori regionali coinvolti.






