Roma, 22 luglio 2025 – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha espresso una netta condanna per gli attacchi subiti ieri nella Striscia di Gaza, in particolare contro la residenza del suo personale a Deir al-Balah, nel cuore della regione. In un comunicato ufficiale, l’Oms denuncia con fermezza le tre offensive che hanno colpito gli alloggi del suo staff, la distruzione del magazzino principale e i maltrattamenti inflitti a chi vi si era rifugiato, sottolineando il grave impatto sulla già fragile rete sanitaria locale.
Attacchi alla residenza dell’Oms a Deir al-Balah: paralisi delle operazioni sanitarie
La residenza dell’Oms a Deir al-Balah è stata presa di mira tre volte nell’arco di una sola giornata, rendendo inaccessibili la maggior parte degli alloggi destinati al personale sanitario. Il magazzino principale, situato in una zona di evacuazione, è stato danneggiato da un attacco con esplosioni e incendi, parte di una sistematica distruzione delle infrastrutture sanitarie della Striscia. Questo evento ha di fatto paralizzato gli sforzi per sostenere un sistema sanitario già al collasso, aggravando le condizioni di sopravvivenza per oltre due milioni di abitanti.
Con l’88% di Gaza sotto ordini di evacuazione o all’interno di zone militarizzate, l’Oms sottolinea che “non esiste un posto sicuro dove andare”. Nonostante le difficoltà, l’organizzazione ha confermato che rimarrà a Deir al-Balah per garantire le operazioni umanitarie, ma la distruzione del magazzino principale e l’esaurimento delle forniture mediche limitano gravemente la sua capacità operativa. Per questo motivo, l’Oms ha rivolto un appello urgente agli Stati membri per assicurare un flusso costante di forniture mediche nella Striscia.






