Roma, 13 settembre 2025 – L’esercito israeliano ha reso noto che oltre 250.000 persone hanno lasciato Gaza City nelle ultime settimane, in seguito all’intensificarsi degli attacchi sull’area urbana più popolosa della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce in lingua araba dell’IDF, il colonnello Avichay Adraee, attraverso un post sul social network X.
L’esodo da Gaza City
Secondo le stime ufficiali, più di un quarto di milione di residenti di Gaza City si è spostato verso altre zone del territorio, cercando di mettersi in salvo dagli attacchi militari. L’IDF ha intensificato le operazioni nel tentativo di colpire le infrastrutture e i centri di comando nemici, determinando un significativo spostamento della popolazione civile. La città, che rappresenta il più grande centro urbano della Striscia di Gaza, è stata al centro di una escalation di violenze che ha generato una crisi umanitaria e sociale di vasta portata.
Contesto territoriale e impatto sulla popolazione
Gaza City, densamente popolata, è stata teatro di numerosi scontri e bombardamenti, con conseguenze pesanti per la popolazione civile. L’esodo massiccio, stimato dall’IDF in oltre 250.000 persone, riflette la crescente difficoltà di vivere in un contesto segnato da violenze e insicurezza. Gli spostamenti interni avvengono in un territorio già afflitto da problemi infrastrutturali, limitazioni nella fornitura di servizi essenziali e tensioni sociali.
Le autorità israeliane monitorano la situazione, mentre continuano le operazioni militari nella regione. Il flusso di persone in fuga da Gaza City rappresenta una delle conseguenze più drammatiche dell’attuale conflitto, con ricadute significative sul piano umanitario e geopolitico. L’evoluzione degli eventi nelle prossime settimane sarà determinante per la stabilità della Striscia di Gaza e per la sicurezza dell’intera area.






