New York, 10 novembre 2025 – Olivia Rodrigo, nota cantautrice e attrice statunitense di origini filippine, ha pubblicamente espresso il suo dissenso nei confronti dell’amministrazione Trump per l’uso non autorizzato di un suo brano musicale in un video ufficiale che promuove una politica migratoria controversa.
L’uso contestato della musica di Olivia Rodrigo in uno spot governativo
La vicenda riguarda un video diffuso sugli account social ufficiali del Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) e della Casa Bianca, in cui viene utilizzata come colonna sonora la canzone “all-american bitch” della Rodrigo. Nel filmato, le immagini mostrano agenti dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement), l’agenzia federale incaricata della sicurezza delle frontiere e del controllo dell’immigrazione, mentre procedono all’arresto di persone, accompagnate da didascalie che invitano gli immigrati “a auto deportarsi” tramite l’applicazione “CBP Home”, avvertendo che chi non lo farà subirà “conseguenze”.
La cantante ha definito l’uso della sua musica in questo contesto come una “propaganda razzista e di odio”, pubblicando un post sui social, poi cancellato, in cui si è opposta fermamente a tale impiego non autorizzato.

La risposta dell’amministrazione Trump
In risposta alle critiche di Olivia Rodrigo, un portavoce del DHS ha invitato la giovane artista a mostrare gratitudine verso gli agenti federali, sottolineando che essi “garantiscono la sicurezza negli Stati Uniti”. L’episodio si inserisce in un contesto politico già teso, con Donald Trump, 47º presidente degli Stati Uniti, che ha assunto un approccio restrittivo e spesso controverso in materia di immigrazione sin dal suo insediamento nel gennaio 2025.
Olivia Rodrigo, che nel corso degli ultimi anni ha consolidato la sua fama internazionale grazie a brani di successo come “Drivers License” e “Good 4 U”, si conferma così anche una voce attiva nel dibattito pubblico su temi sociali di grande rilevanza. La cantautrice, classe 2003 e di origini filippine, tedesche e irlandesi, è nota per un impegno artistico che spazia oltre la musica, includendo posizioni chiare su questioni di giustizia sociale e diritti umani.






