Manila, 10 novembre 2025 – A pochi giorni dal devastante passaggio del tifone Kalmaegi, che ha causato almeno 224 morti e ingenti danni nelle Filippine, un nuovo potente tifone, Fung-wong, noto localmente come Uwan, sta nuovamente mettendo in ginocchio l’arcipelago.
Fung-wong: un altro super tifone colpisce le Filippine

Il tifone Fung-wong ha toccato terra sulla costa orientale delle Filippine, generando raffiche di vento comprese tra i 185 e i 230 chilometri orari e forti piogge che potrebbero superare i 200 millimetri. L’impatto ha causato l’evacuazione di oltre un milione di persone, mentre almeno due vittime sono già state confermate. Le autorità filippine hanno disposto la chiusura di scuole e uffici governativi sull’isola principale di Luzon, compresa la capitale Manila, dove sono stati cancellati quasi 300 voli per motivi di sicurezza.
Nella provincia di Aurora, sull’isola di Luzon, il tifone ha provocato mareggiate che hanno travolto le strade costiere, mentre le inondazioni hanno colpito diverse zone, in particolare nella piccola isola di Catanduanes. Le evacuazioni, iniziate sabato, hanno coinvolto circa 900mila persone e sono state completate nella mattinata di domenica, secondo quanto comunicato dalla protezione civile.
Il governo ha dichiarato lo stato di calamità naturale per facilitare la mobilitazione dei soccorsi e l’erogazione dei fondi per l’emergenza. Nel frattempo, le operazioni di ricerca dei dispersi causati dal tifone Kalmaegi sono state sospese a causa dell’imminente arrivo di Fung-wong.
Kalmaegi, la devastazione ancora visibile
Solo pochi giorni fa, il tifone Kalmaegi aveva colpito duramente le Filippine, provocando almeno 224 morti e oltre 130 dispersi. Le aree più colpite sono state le province di Cebu e Negros, dove intere città sono state sommerse da alluvioni e colate di fango vulcanico. Nella città di Liloan, vicino a Cebu City, sono stati ritrovati 35 corpi tra le zone allagate, mentre nella provincia di Negros Occidental si sono registrati decine di morti a causa delle frane.
Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha visitato le zone colpite, esprimendo solidarietà alle famiglie delle vittime e dichiarando lo stato di calamità nazionale per agevolare l’intervento dello Stato. Kalmaegi ha inoltre raggiunto il Vietnam, dove ha provocato cinque morti, danni rilevanti e l’evacuazione precauzionale di mezzo milione di persone.
Gli esperti mettono in relazione la frequenza e la violenza di questi eventi con il cambiamento climatico, che contribuisce a rendere i tifoni più intensi e le precipitazioni più abbondanti, aggravando così l’impatto sulle comunità più vulnerabili.
Il Papa Leone XIV, durante l’Angelus, ha espresso la propria vicinanza alle popolazioni colpite dalle tempeste: “Prego per i defunti, i loro familiari, i feriti e gli sfollati”.
Le Filippine continuano ad affrontare una stagione turbolenta, con circa venti tifoni e tempeste tropicali attese ogni anno. L’arrivo di Fung-wong rappresenta quindi un’ulteriore sfida per un Paese già duramente provato.



