Manila, 10 ottobre 2025 – Una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito il sud delle Filippine circa dieci ore dopo il sisma principale di magnitudo 7.4 registrato nella stessa area. Secondo quanto riferito dall’USGS e dai media locali, il bilancio provvisorio parla di almeno una vittima, mentre l’allarme tsunami, inizialmente attivato, è stato successivamente revocato dal Centro di allerta tsunami del Pacifico.
La seconda scossa di terremoto nelle Filippine
La seconda scossa si è verificata alle 19.12 ora locale (le 13.12 in Italia) al largo dell’isola meridionale di Mindanao, soprattutto nella provincia di Davao. La città di Davao è stata duramente colpita, con numerosi residenti costretti a spostarsi verso l’entroterra o in zone elevate per precauzione contro un possibile tsunami. L’evento sismico ha provocato panico nelle comunità costiere, anche se al momento non risultano ulteriori vittime confermate oltre al primo decesso riportato.
Questa scossa di magnitudo 6.9 ha pari intensità rispetto al terremoto che lo scorso 30 settembre aveva devastato la provincia di Cebu, causando 74 morti e centinaia di feriti, oltre a ingenti danni a edifici e infrastrutture. Il sisma del 30 settembre aveva provocato il crollo di numerose abitazioni e interruzioni di corrente elettrica, complicando le operazioni di soccorso, mentre le ricerche dei dispersi erano rese difficili dalle condizioni metereologiche avverse.
Bilancio delle vittime e sui soccorsi a Cebu
Il bilancio del terremoto che aveva colpito la provincia centrale di Cebu è stato di 74 morti e oltre 140 feriti. Altre zone colpite includevano San Remigio, con 22 decessi, e un impianto sportivo crollato durante una partita di basket, che ha causato 5 morti.
Il sisma ha inoltre causato danni a edifici storici, come il santuario arcidiocesano di Santa Rosa de Lima a Daanbantayan, simbolo culturale e religioso della comunità locale. Le autorità sanitarie hanno fornito assistenza ai feriti, nonostante le difficoltà causate dal blackout e dalle condizioni meteorologiche avverse.
Il presidente filippino, Ferdinand Marcos Jr., aveva assicurato un rapido intervento da parte del governo per sostenere le popolazioni colpite e coordinare gli aiuti umanitari in una situazione di estrema emergenza.






