Un’altra notte di tensione e bombardamenti ha colpito l’Ucraina e la Russia, con scambi di attacchi che hanno causato vittime e feriti da entrambe le parti. Le autorità di Kiev hanno segnalato nuovi raid missilistici e con droni sulla capitale, mentre Mosca ha denunciato incursioni ucraine nella regione di Rostov e nella zona di Mosca. In totale sono stati utilizzati 539 droni (Shahed–136) e 11 missili Iskander-K e Iskander-M/KN-23 (quest’ultimi sono prodotti dalla Corea del Nord).
Il bilancio preliminare delle difese ucraine segnala l’abbattimento di 478 dispositivi nemici.
Dettagli dell’attacco sull’Ucraina: centinaia di droni e missili lanciati dalla Russia
Secondo quanto reso noto dal comando dell’Aeronautica, l’attacco ha coinvolto 539 droni – di cui oltre 330 del tipo Shahed – e altri UAV di vario genere, lanciati da diversi punti del territorio russo, tra cui Kursk, Shatalovo, Oryol, Bryansk, Millerovo e Primorsko-Akhtarsk. All’azione si sono aggiunti anche 11 missili, tra cui un aeroballistico Kinzhal Kh-47 M2 lanciato dalla regione di Lipetsk, sei missili balistici Iskander-M/KN-23 da Bryansk e quattro missili da crociera Iskander-K provenienti dalle regioni di Kursk e Voronezh.
Kyiv nel mirino: colpiti otto obiettivi nella capitale ucraina
La capitale ucraina è stata chiaramente il principale bersaglio dell’operazione. Secondo il rapporto ufficiale, sono stati registrati impatti diretti in otto località di Kyiv, dove si contano nove missili e 63 droni nemici abbattuti o esplosi in zona. Inoltre, i resti dei dispositivi intercettati sono caduti in ben 33 differenti località, causando danni secondari ma evidenziando l’intensità dell’offensiva.
La risposta della difesa ucraina: neutralizzati 478 obiettivi aerei
L’Aeronautica ucraina ha spiegato che la difesa si è articolata attraverso l’intervento congiunto di aviazione, truppe missilistiche antiaeree, unità di guerra elettronica, sistemi senza pilota e gruppi mobili di fuoco. In totale, sono stati neutralizzati 478 strumenti d’attacco aereo russi: 270 abbattuti con sistemi d’arma convenzionali, mentre 208 sono stati neutralizzati tramite sistemi radar o soppressione elettronica.
Nello specifico, tra i bersagli neutralizzati figurano 268 droni Shahed o di tipo simile, due missili da crociera Iskander-K, e centinaia di altri UAV intercettati prima che potessero raggiungere i loro obiettivi. I dati, aggiornati alle ore 8:00 del 4 luglio, evidenziano un attacco di scala eccezionale, che ha messo a dura prova l’intero sistema di difesa ucraino.
Il più ampio attacco con droni dall’inizio della guerra?
Le dimensioni dell’offensiva, con oltre 500 dispositivi lanciati in poche ore, potrebbero rappresentare uno degli attacchi aerei più estesi da parte russa dall’inizio del conflitto. Kyiv e le altre città colpite restano in stato di allerta, mentre si continua a valutare l’impatto e i danni causati dalle esplosioni e dai detriti, con squadre di emergenza al lavoro per il ripristino dei servizi e la messa in sicurezza delle aree colpite.
Raid russi su Kiev: almeno 19 feriti
La capitale ucraina è stata bersaglio di intensi attacchi da parte delle forze russe durante la notte. Secondo le autorità locali, almeno 19 persone sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti, 14 delle quali hanno necessitato di ricovero ospedaliero. I raid hanno colpito diversi quartieri della città, causando danni anche alle infrastrutture.
La compagnia ferroviaria nazionale Ukrzaliznytsia ha riferito che l’offensiva ha colpito una porzione della rete ferroviaria nella parte occidentale di Kiev. Questo ha costretto a deviare parte del traffico ferroviario, generando disagi nella circolazione dei treni e complicando ulteriormente la situazione logistica nella capitale.
-Russia attacked Ukraine every day Donald was president the 1st time.
— Darth Putin (@DarthPutinKGB) June 29, 2025
-Russia has attacked Ukraine every day Donald has been president 2nd time
-Russia is now attacking Ukraine with twice as many missiles & drones since Biden was president pic.twitter.com/kMc2KUgCEA
Droni ucraini in Russia: un morto nella regione di Rostov
Contemporaneamente, la Russia ha accusato l’Ucraina di aver lanciato una serie di attacchi con droni sulla regione di Rostov, nel sud del Paese. A darne notizia è stato il governatore ad interim Yuri Slyusar, che ha confermato la morte di una persona nel villaggio di Dolotinka, nel distretto di Millerovsky. La vittima è un’insegnante in pensione, rimasta uccisa quando un drone si è schiantato contro un edificio residenziale a due piani.
Il governatore ha spiegato che i droni ucraini hanno colpito anche i distretti di Azov e Tarasovsky. Sebbene l’esercito russo sia riuscito a respingere parte degli attacchi, sono stati registrati danni materiali, alcuni dei quali ingenti, ma senza ulteriori vittime.
Obiettivi colpiti anche nella regione di Mosca
Non solo il sud della Russia: i droni ucraini hanno raggiunto anche la regione di Mosca nelle prime ore di oggi. Nel distretto di Sergiev Posad, una persona è rimasta lievemente ferita. Lo ha riferito il capo del distretto, Oksana Erokhanova, aggiungendo che la caduta dei detriti ha provocato un incendio in una sottostazione elettrica, con conseguenti interruzioni di corrente.
Il bilancio del Ministero della Difesa russo
Secondo quanto comunicato dal Ministero della Difesa russo, durante la notte le forze di difesa aerea hanno intercettato e distrutto complessivamente 48 droni ucraini. Di questi, 26 sarebbero stati abbattuti nella sola regione di Rostov. Le operazioni militari continuano dunque a intensificarsi su più fronti, aumentando il rischio di un’escalation ulteriore nel conflitto tra Mosca e Kiev.






