Mosca, 2 ottobre 2025 – In un contesto globale sempre più turbolento e in rapido mutamento, il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito con forza il ruolo imprescindibile della Russia nell’assetto mondiale. Nel corso del tradizionale discorso al Club Valdai, l’influente forum di discussione politica internazionale, il capo del Cremlino ha sottolineato come senza la Russia non possa esistere un equilibrio globale, non solo in ambito economico e strategico, ma anche culturale e logistico.
Per Putin è “impossibile” credere che la Russia abbia intenzione di attaccare l’Europa
Putin ha evidenziato che la sicurezza internazionale non può essere garantita a spese di altri Paesi, sottolineando che la risposta della Russia alla crescente militarizzazione dell’Europa sarà “convincente”. Questa affermazione riafferma la posizione russa di fronte all’espansione militare occidentale, che Mosca percepisce come una minaccia diretta alla propria sicurezza. In un passaggio centrale del suo intervento, Putin ha definito “impossibile” credere che la Russia abbia intenzione di attaccare l’Europa, accusando invece i governi europei di tentare di convincere l’opinione pubblica del contrario.
Un mondo in trasformazione: la Russia e la ricerca di un ordine multipolare
Il presidente russo ha inoltre richiamato l’attenzione sul fatto che viviamo in un’epoca di cambiamenti rapidi e profondi, in cui bisogna essere pronti a ogni evenienza. Ha rimarcato come il progressivo sviluppo di un mondo multipolare sia la conseguenza diretta dei tentativi occidentali di mantenere un’egemonia globale. Putin ha ricordato che la Russia, in passato, si è dichiarata più volte disponibile ad entrare nella NATO e a cooperare con l’Occidente, ma che queste proposte sono state respinte, a causa di “stereotipi” e della volontà occidentale di mantenere un potere assoluto.
Questi messaggi trovano eco nel recente vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO) tenutosi a Tianjin, dove Putin, insieme a Xi Jinping e altri leader del Sud globale, ha promosso un nuovo ordine multilaterale basato su un reale multilateralismo e una cooperazione rafforzata, in contrapposizione alla “mentalità da guerra fredda” ancora diffusa nell’Occidente. Il vertice ha inoltre visto la firma di accordi strategici, come quello per la costruzione del gasdotto Power of Siberia 2 tra Russia e Cina, destinato a influenzare i flussi energetici globali.






