In Nigeria, il numero delle vittime causate da jihadisti e bande criminali ha superato le 10.000 in due anni. Amnesty International denuncia il governo di Bola Tinubu per la mancanza di protezione dei cittadini nelle aree violate
La situazione di violenza in Nigeria è diventata sempre più allarmante, con Amnesty International che ha recentemente rivelato che oltre 10.000 persone sono state uccise in soli due anni a causa di attacchi da parte di gruppi jihadisti e bande criminali. Questo rapporto mette in luce le gravi mancanze del governo del presidente Bola Tinubu, accusato di non garantire la sicurezza ai cittadini, in particolare nelle aree più vulnerabili del Paese.
Un conflitto in espansione
Il conflitto in Nigeria si concentra principalmente nel centro e nel nord, regioni caratterizzate da un’incessante violenza. Gli attacchi, spesso condotti da uomini armati, non si limitano a omicidi, ma includono anche sequestri a scopo di estorsione. La “Middle Belt” è particolarmente colpita, con tensioni tra pastori e agricoltori che, alimentate dalla competizione per le risorse, assumono frequentemente connotazioni religiose e etniche.
I dati allarmanti del rapporto
Secondo il report di Amnesty, negli ultimi due anni di governo di Tinubu, in carica dal 2023, sono state registrate almeno 10.217 vittime. Lo Stato di Benue ha subito il maggior numero di perdite, con 6.896 morti, seguito dallo Stato di Plateau con 2.630 vittime. Questi dati evidenziano l’inefficacia delle misure di sicurezza implementate dal governo, il quale aveva promesso di affrontare l’insicurezza al momento della sua elezione.
Critiche e sfide per il governo
Nonostante le promesse, il governo di Bola Tinubu sembra essere in difficoltà nel contrastare le violenze, specialmente nel nord-est, dove si trova Borno, epicentro delle atrocità jihadiste dal 2009. È importante notare che le indagini su questa regione non sono state incluse nel rapporto di Amnesty, evidenziando una lacuna nella valutazione dell’intera situazione di sicurezza nigeriana.
La situazione attuale ha portato a crescenti critiche da parte delle opposizioni, che denunciano brogli elettorali e chiedono un cambiamento radicale nella gestione della sicurezza. La Nigeria si trova quindi di fronte a una crisi umanitaria che richiede risposte immediate e decisive per garantire la protezione dei cittadini e il ripristino della legalità.






