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Home Esteri

Nigeria, cinquanta studenti fuggono dopo il rapimento nella scuola cattolica

Cinquanta giovani sono riusciti a sottrarsi ai sequestratori dopo il maxi-rapimento nella scuola cattolica St. Mary. Le autorità rafforzano i controlli e cresce l’allerta sicurezza

by Marco Andreoli
23 Novembre 2025
Una scuola cattolica in Nigeria

alanews.it

LAGOS, 23 novembre 2025 – Cinquanta studenti su oltre trecento sequestrati nella scuola cattolica St. Mary, nell’area di Agwara in Nigeria centrale, sono riusciti a fuggire dai loro rapitori ed hanno fatto ritorno alle proprie famiglie. Lo rende noto l’Associazione Cristiana della Nigeria in un comunicato ufficiale, precisando che la fuga è avvenuta tra venerdì e ieri. Intanto, le forze di sicurezza locali sono state dispiegate nella zona per tentare di liberare i restanti ostaggi e garantire la sicurezza.

Il rapimento nella scuola cattolica in Nigeria

Il bilancio aggiornato dei rapimenti parla di 315 persone sequestrate, di cui 303 studenti e 12 insegnanti, un numero significativamente più alto rispetto ai 227 inizialmente segnalati. La scuola St. Mary accoglie circa 629 studenti, pertanto quasi la metà degli iscritti è stata coinvolta nell’attacco compiuto da uomini armati nelle prime ore del mattino. Il complesso scolastico, situato vicino a una strada principale che collega le città di Yelwa e Mokwa, comprende oltre 50 aule e dormitori e risulta annesso a una scuola elementare adiacente.

Le autorità hanno precisato che il rapimento è avvenuto nonostante i ripetuti avvertimenti dei servizi segreti riguardo a un aumento delle minacce nella zona. Il segretario del governo dello Stato del Niger ha sottolineato come la scuola avesse riaperto senza aver preventivamente informato o ottenuto l’autorizzazione governativa, esponendo così alunni e personale a rischi evitabili. Nel frattempo, per timore di ulteriori attacchi, numerose scuole negli stati confinanti di Katsina e Plateau sono state chiuse precauzionalmente.

Reazioni e interventi internazionali

Il rapimento rientra in una serie di attacchi simili che si stanno verificando frequentemente in Nigeria, spesso perpetrati da bande criminali che chiedono riscatti. A oggi, nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’episodio. Il governo nigeriano ha intensificato le operazioni di sicurezza nell’area per cercare di liberare gli ostaggi.

Dal canto suo, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha condannato con fermezza gli attacchi: «Quanto sta accadendo in Nigeria contro i cristiani è inaccettabile e profondamente doloroso», ha affermato su X, esprimendo solidarietà alle vittime e chiedendo un intervento urgente delle autorità locali per garantire sicurezza e protezione alle minoranze religiose sottoposte a continue minacce di violenza.

Tags: NigeriaScuola

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