New York, 16 dicembre 2025 – Nick Reiner, figlio del celebre regista Rob Reiner e della sua seconda moglie Michele Singer, è attualmente sotto stretta sorveglianza per rischio suicidio presso il Men’s Central Jail di Los Angeles. Il giovane di 32 anni è detenuto senza possibilità di cauzione dopo il suo arresto avvenuto domenica sera con l’accusa di aver ucciso i genitori nella loro villa di Brentwood. La notizia, riportata inizialmente da Tmz e confermata dalle autorità di Los Angeles, ha scosso il mondo di Hollywood e non solo.
La dinamica dell’arresto di Nick Reiner
Secondo quanto ricostruito, Nick Reiner è stato fermato alla stazione metropolitana di Exposition Park, a circa 24 chilometri dalla residenza familiare, dalla Divisione Anti-Gang e Narcotici del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, con il supporto della task force GND US Marshal. Prima dell’arresto, la notte del 13 dicembre, Nick aveva partecipato alla festa di Natale organizzata dal comico Conan O’Brien, evento al quale erano attesi anche Barack e Michelle Obama. Testimoni riferiscono di un acceso litigio tra Nick e suo padre Rob, che ha spinto i genitori a lasciare anticipatamente la festa.
Domenica mattina, Nick ha preso una camera al Pierside Santa Monica Hotel, dove il personale ha trovato la stanza in condizioni inquietanti: la doccia era piena di sangue e sul letto c’erano tracce ematiche. La finestra era coperta con lenzuola, un particolare che ha ulteriormente allarmato gli inquirenti.
Un passato difficile e le implicazioni legali
Nick, noto per i suoi problemi di tossicodipendenza e salute mentale, aveva una storia travagliata di dipendenza iniziata in adolescenza, con numerosi ricoveri in centri di riabilitazione e un periodo da senzatetto. Nel 2015 ha contribuito come co-sceneggiatore al film semi-autobiografico Being Charlie, diretto dal padre, che racconta la sua difficile battaglia contro la droga.
L’udienza preliminare in tribunale è stata rinviata perché i medici non hanno autorizzato il trasferimento di Nick dal carcere al tribunale. L’avvocato Alan Jackson, noto per aver difeso figure di spicco di Hollywood come Harvey Weinstein e Kevin Spacey, ha dichiarato che il giovane resta sotto sorveglianza per prevenire il rischio di suicidio.
Per approfondire: Chi è Nick Reiner, il figlio e presunto omicida di Rob e Michele Reiner

