Si è concluso oggi a New York l’incontro bilaterale tra Marco Rubio, Segretario di Stato degli Stati Uniti, e Sergej Lavrov, Ministro degli Esteri della Russia, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il colloquio, durato circa 50 minuti secondo quanto riportato dall’agenzia russa Interfax, ha visto momenti di tensione soprattutto all’inizio, con i due diplomatici seduti in silenzio ai lati opposti di un lungo tavolo in un hotel di Manhattan.
Rubio: “La Russia deve fermare le uccisioni in Ucraina”
Nel corso dell’incontro, Rubio ha rivolto un appello diretto a Lavrov affinché la Russia fermi le uccisioni in Ucraina, esortando Mosca a compiere passi significativi verso la pace. “La Russia deve compiere passi significativi verso la pace”, ha dichiarato Rubio al termine del colloquio, sottolineando l’urgenza di una soluzione diplomatica al conflitto. Il Segretario di Stato ha inoltre ribadito la posizione americana riguardo alle garanzie di sicurezza per Kiev, in linea con le recenti dichiarazioni di altri membri dell’amministrazione Trump, tra cui il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, che ha affermato come l’Ucraina potrebbe dover cedere alcuni territori per assicurarsi garanzie di sicurezza efficaci.
Lavrov ribadisce le condizioni di Mosca
Dal canto suo, Sergej Lavrov ha ribadito la posizione russa, sottolineando che un accordo di pace non può prescindere dal rispetto degli interessi di sicurezza della Russia e dalla tutela dei diritti dei russofoni in Ucraina. Il Ministro degli Esteri russo, al timone della diplomazia di Mosca dal 2004, ha insistito sul fatto che eventuali soluzioni devono essere trovate nel pieno rispetto della sovranità e delle esigenze strategiche della Russia. Lavrov ha inoltre definito “assurdo” il discorso su un eventuale dispiegamento di forze di pace della NATO o dell’Unione Europea in Ucraina, perché ciò comporterebbe un coinvolgimento diretto nel conflitto.
L’incontro tra le due figure di spicco della scena diplomatica internazionale si inserisce in un contesto di crescente pressione internazionale su Mosca, con l’Unione Europea e gli Stati Uniti che stanno valutando nuove sanzioni contro la Russia, mentre Kiev continua a chiedere un aumento del sostegno militare e politico per contrastare l’aggressione russa. Nel frattempo, negli ambienti diplomatici si discute della possibilità di un vertice trilaterale tra Putin, Zelensky e Trump, mentre la comunità internazionale resta in attesa di sviluppi concreti per una risoluzione pacifica del conflitto.






