Durante il suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha attirato l’attenzione mostrando una vistosa spilla appuntata sulla giacca. Al centro era presente un Qr code, che il pubblico è stato invitato a inquadrare con il proprio smartphone per “vedere perché combattiamo e perché dobbiamo vincere”. L’iniziativa aveva lo scopo di contestualizzare le ragioni del conflitto in corso e di rendere noto l’attacco terroristico condotto da Hamas il 7 ottobre, definito dal premier il peggiore contro gli ebrei dall’Olocausto. Secondo Netanyahu, quel giorno uomini sono stati decapitati, donne stuprate e bambini bruciati vivi, mentre circa 200 persone sono state prese in ostaggio.
Un filmato sulle atrocità del 7 ottobre
L’ufficio del premier aveva anticipato la diffusione di un filmato sulle violenze a partire dal 7 ottobre, realizzato nell’ambito di un programma di sensibilizzazione internazionale. Si tratta di un film completo sulle atrocità, proiettato in collaborazione tra l’ufficio del Primo Ministro e il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane. L’obiettivo, ha spiegato Netanyahu, è mostrare l’entità dell’attacco di Hamas e le sofferenze provocate ai civili israeliani.
Il Qr code a New York e all’Onu
La spilla con il Qr code non è stata una novità esclusiva dell’assemblea: lo stesso codice era già affisso in diverse zone di New York, con un rimando a un sito che documenta i crimini commessi durante l’attacco del 7 ottobre. La sala dell’Onu, semi deserta dopo la protesta di decine di delegati, ha comunque assistito alla spiegazione del premier: il Qr code conduce a una pagina web che raccoglie immagini non censurate di corpi dilaniati ed edifici distrutti, accompagnate da contatori ufficiali sui morti, feriti e ostaggi israeliani.
Il messaggio di Netanyahu agli ostaggi
Nel suo discorso, Netanyahu ha sottolineato che “molti nel mondo non ricordano il 7 ottobre, ma noi ricordiamo. Israele ricorda”. Il messaggio diffuso tramite altoparlanti nella Striscia di Gaza era chiaramente rivolto agli ostaggi israeliani, con l’obiettivo di far sapere loro che “non vi abbiamo dimenticato e non riposeremo finché non vi avremo riportato a casa”. L’uso della spilla con Qr code ha così trasformato un oggetto simbolico in uno strumento di comunicazione diretta e internazionale, con l’intento di sensibilizzare il pubblico globale sulle azioni di Hamas e sulla situazione dei cittadini israeliani rapiti.






