Washington, 7 luglio 2025 – Durante una cena alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la sua posizione sulla gestione della sicurezza nei territori palestinesi, sottolineando che essa “resterà sempre nelle mani di Israele” e ha candidato il tycoon al Premio Nobel per la Pace.
Netanyahu: “Autogoverno palestinese senza minacce alla sicurezza israeliana”
Netanyahu ha spiegato che, sebbene ritenga che i palestinesi debbano avere “tutti i poteri per autogovernarsi”, nessuno di questi dovrebbe rappresentare una minaccia per Israele. In particolare, ha specificato che il controllo della sicurezza generale rimarrà sotto la responsabilità israeliana, un punto su cui il governo di Tel Aviv non intende transigere. “Nessuno in Israele accetterà qualcosa di diverso, perché non possiamo ignorare certi fatti“, ha aggiunto il premier israeliano, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dell’incontro con Trump.
Netanyahu ha inoltre espresso ottimismo circa la possibilità di trovare una soluzione duratura per il Medio Oriente, auspicando una pace ampia che coinvolga tutti i Paesi della regione, con il supporto della leadership americana.
Collaborazione Usa-Israele sui palestinesi e il Nobel per Trump
Sul tema degli sfollati palestinesi, Netanyahu ha confermato che Israele sta lavorando a stretto contatto con gli Stati Uniti per identificare Paesi disponibili ad accogliere palestinesi sfollati. Il premier ha sottolineato come il presidente Trump sostenga la “libera scelta” dei palestinesi di rimanere o spostarsi, definendo Gaza non una prigione ma un territorio aperto.
Durante la cena, Netanyahu ha anche annunciato di aver candidato Donald Trump al Premio Nobel per la Pace, esprimendo apprezzamento per il ruolo del presidente americano nel processo di pace in corso: “Sta forgiando la pace mentre parliamo, in un Paese, in una regione dopo l’altra”, ha dichiarato.
Trump: “Hamas vuole la tregua” e i colloqui con l’Iran
Il presidente Trump ha confermato che il gruppo palestinese Hamas è interessato a un cessate il fuoco a Gaza, indicando che si stanno svolgendo trattative per raggiungere un accordo di tregua. Ha inoltre rivelato che gli iraniani sono disponibili a riprendere i colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti, anche se non è stata fissata una data precisa per l’incontro.
Questi sviluppi avvengono in un contesto di crescente pressione internazionale per una soluzione del conflitto in Medio Oriente, che ha visto nelle ultime settimane un aggravarsi delle tensioni tra Israele, Hamas e l’Iran, con un bilancio di vittime che continua a salire.






