Tel Aviv, 13 ottobre 2025 – Il Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato la cancellazione del suo viaggio a Sharm el Sheikh, previsto per partecipare al vertice dedicato ai negoziati sulla pace nella Striscia di Gaza, a causa dell’inizio della festività ebraica di Simchat Torah, che prende il via questa sera. L’ufficio del premier ha confermato che la decisione è motivata dal rispetto delle celebrazioni religiose, ricordando come il tragico massacro del 7 ottobre 2023 sia avvenuto proprio durante questa festività.
La cancellazione del viaggio di Netanyahu a Sharm el Sheikh
Nonostante le notizie diffuse in mattinata dai media israeliani, che segnalavano preparativi per un possibile decollo di Netanyahu verso il summit con un aereo della compagnia El Al, non sono giunte conferme ufficiali e il premier ha optato per rimanere in Israele. La notizia giunge in un momento cruciale, mentre le delegazioni coinvolte nelle trattative a Sharm el Sheikh procedono con le discussioni sulle condizioni per il rilascio degli ostaggi palestinesi e israeliani. Il vertice, organizzato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, vede la partecipazione, fra gli altri, dei leader di Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Qatar, Giordania, Turchia e Arabia Saudita.
Pressioni turche dietro la rinuncia di Netanyahu
La Turchia ha esercitato pressioni diplomatiche per impedire la partecipazione di Benjamin Netanyahu al vertice internazionale dedicato alla crisi di Gaza, in programma a Sharm el-Sheikh. A rivelarlo sono fonti diplomatiche citate dall’agenzia AFP.
La decisione di Ankara di opporsi alla presenza del primo ministro israeliano Netanyahu al vertice riflette le crescenti tensioni regionali legate al conflitto nella Striscia di Gaza, area da tempo teatro di violenze e crisi umanitarie. La Turchia, che ha tradizionalmente mantenuto posizioni critiche rispetto alle politiche israeliane nei confronti dei palestinesi, ha manifestato così la sua volontà di escludere Netanyahu da un forum cruciale per la ricerca di soluzioni diplomatiche.
Il Primo Ministro israeliano ringrazia Trump
“Grazie presidente Trump”: così Benyamin Netanyahu ha aperto il suo intervento alla Knesset a fianco del presidente Usa. “Il nome di Trump sarà ricordato nella storia – ha aggiunto – è il più grande amico che lo Stato di Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca. Nessun presidente americano ha mai fatto tutto questo per Israele”.

“Grazie per esserti schierato con Israele contro le menzogne dell’Onu”, ha detto il Primo Ministro israeliano nel discorso alla Knesset, ringraziandolo anche per aver “riconosciuto la sovranità israeliana sulle alture del Golan”. “Questi mostri – ha aggiunto Netanyahu facendo riferimento ad Hamas – prendono bambini come ostaggi. Israele ha fatto quello che doveva fare e ha ottenuto una vittoria incredibile contro Hamas e contro l’Iran”.






