Kathmandu, Nepal – 15 settembre 2025 – In un momento di grande tensione politica e sociale, il Nepal si è distinto a livello globale per aver adottato un metodo innovativo e digitale per la scelta del suo Primo Ministro ad interim. Questo evento segna un precedente senza precedenti nella storia delle democrazie elettorali mondiali: la Generazione Z nepalese ha utilizzato la piattaforma di messaggistica e comunicazione Discord, nota soprattutto nel mondo del gaming, per selezionare il nuovo leader del paese.
La crisi politica e la scelta del premier su Discord
Dopo giorni di forti disordini che hanno portato alla caduta del governo guidato da Khadga Prasad Sharma Oli, accusato di corruzione e cattiva amministrazione, migliaia di giovani nepalesi, stanchi della politica tradizionale e della mancanza di trasparenza, hanno scelto di organizzarsi su Discord. Questa piattaforma ha permesso un confronto aperto e inclusivo, riunendo oltre 160.000 membri nel canale “Youth Against Corruption” gestito da Hami Nepal, un gruppo della Generazione Z.
Durante le discussioni, che hanno coinvolto più di 10.000 partecipanti, inclusi membri della diaspora nepalese, sono stati analizzati temi cruciali quali la riforma delle istituzioni, la lotta alla corruzione, il miglioramento dell’istruzione e della sanità pubblica. La scelta finale è ricaduta su Sushila Karki, ex giudice capo della Corte Suprema e prima donna a ricoprire la carica di Primo Ministro ad interim, la quale ha giurato il 12 settembre 2025.
Sushila Karki: una scelta simbolo di rinnovamento
La nomina di Karki rappresenta un segno di discontinuità rispetto al passato politico del Nepal. Nota per la sua fermezza nella lotta alla corruzione durante il suo mandato alla Corte Suprema (2016-2017), Karki è stata eletta dai giovani come simbolo di trasparenza e indipendenza della magistratura. La sua nomina, avvenuta in accordo con il presidente Ram Chandra Paudel, è stata accompagnata dallo scioglimento del Parlamento e dall’indizione di elezioni anticipate previste per marzo 2026.
Il processo di nomina, seppur non previsto espressamente dalla costituzione nepalese, si è basato su un’interpretazione estensiva dei poteri presidenziali e ha evidenziato come la pressione popolare, soprattutto giovanile, possa influenzare direttamente le scelte istituzionali, anche attraverso strumenti digitali innovativi.




