La nave Madleen della Freedom Flotilla Coalition ha a bordo 12 attivisti
Il Cairo, 7 giugno – La nave di aiuti Madleen, con a bordo 12 attivisti tra cui Greta Thunberg, ha raggiunto le coste egiziane per portare sostegno a Gaza. Questa iniziativa, parte della Freedom Flotilla Coalition, mira a rompere il blocco israeliano. Durante il viaggio, la nave ha soccorso 4 migranti sudanesi in difficoltà. Nel 2010, un precedente tentativo simile portò a un tragico blitz israeliano. Attivisti ribadiscono la ferma volontà di proseguire la loro missione.
Una nave carica di aiuti umanitari, con a bordo dodici attivisti tra cui la nota ambientalista Greta Thunberg, ha raggiunto le coste egiziane, avvicinandosi ora a Gaza. Questa missione, organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition, ha preso il largo dalla Sicilia la scorsa settimana con l’intento di rompere il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza, dove la popolazione sta affrontando una grave crisi umanitaria.
La missione della Madleen e i rischi connessi
L’attivista tedesca per i diritti umani Yasemin Acar ha comunicato che la nave, denominata Madleen, sta navigando in sicurezza lungo le acque egiziane e che tutti a bordo stanno bene. La missione non è senza precedenti: nel 2010, un attacco israeliano alla nave turca Mavi Marmara, anch’essa diretta a Gaza, portò alla morte di dieci civili. Recentemente, un’altra imbarcazione della Freedom Flotilla ha subito un attacco aereo da parte di un drone israeliano, ma fortunatamente senza vittime.
Un gesto di umanità come atto di solidarietà
Durante il suo viaggio, la Madleen ha anche soccorso quattro migranti sudanesi che si erano lanciati in mare per sfuggire a un repatriamento forzato in Libia. Questi uomini sono stati poi trasferiti su una nave della missione Frontex dell’Unione Europea, evidenziando l’urgenza della crisi migratoria che colpisce la regione.
L’impegno di Greta Thunberg
Greta Thunberg, che continua a lottare per la giustizia climatica e sociale, ha ampliato la sua attenzione a questioni geopolitiche, sottolineando l’importanza di portare aiuto a chi è in difficoltà. Il suo coinvolgimento in questa missione umanitaria rappresenta un passo significativo nella sua carriera di attivista, che ha inizio con il celebre sciopero scolastico per il clima, e si evolve ora in un impegno per i diritti umani e l’assistenza alle popolazioni vulnerabili.
La missione della Madleen è parte di un movimento più ampio che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione a Gaza, dove il blocco ha portato a una crisi alimentare e sanitaria senza precedenti. Gli attivisti a bordo sperano di portare non solo aiuti materiali, ma anche un messaggio di solidarietà internazionale, invitando la comunità globale a non rimanere indifferente davanti a queste gravi ingiustizie.